Il via al campionato di Lega Pro sembrava dovesse partire con uno sciopero indetto dall’Associazione dei Calciatori per protestare contro la ripartizione dei contributi federali in base all’età media della squadra che non deve superare i 24.5 anni. Con un po’ di buon senso da parte di tutti, a pochi giorni dall’inizio, è stato trovato un accordo condiviso sia che ha scongiurato lo slittamento.
Per l’esordio davanti al proprio pubblico il Rimini, dopo la trasferta in casa della Virtus Bassano, dovrà affrontare i neo-promossi piemontesi del Bra, piccola cittadina in provincia di Cuneo la cui squadra vanta una storia centenaria, festeggiata proprio lo scorso anno in concomitanza della prima promozione tra i professionisti. Purtroppo, per le norme della Lega Pro sugli impianti sportivi e sulle norme di sicurezza, sono costretti a disputare le loro partite interne allo stadio di Cuneo, dove quest’anno si svolgerà anche il derby tra giallorossi del Bra e biancorossi del Cuneo. Non conosco la loro storia in ambito di tifo, se abbiano o meno una tifoseria che segue assiduamente, pur avendo notato nelle immagini delle partite casalinghe una presenza ultras (“Bra front”); ignoro anche come si siano posti il problema TdT, essendo per loro una novità, fatto sta che a Rimini nessuna presenza ospite è stata notata.

Novità di rilievo in Curva Est, dopo il finale dello scorso campionato, conclusosi con la vittoria ai play-out contro il Gavorrano, durante l’estate regnava un certo pessimismo attorno alla squadra del presidente Biagio Amati (sembrava volesse vendere poi ci ha ripensato, non voleva iscrivere la squadra poi ci ha ripensato…) ma nel frattempo, dopo svariate riunioni, qualche ragazzo della Curva ha voluto dar vita ad un nuovo gruppo nella Est, trovando l’appoggio della maggioranza e ripartendo un po’ da zero. Dopo la decisione dello scorso anno di autosospendersi, quest’anno si è giocato d’anticipo rispetto all’inizio della stagione cercando di riavviare il sostegno incondizionato alla squadra, sia in casa che in trasferta, pertanto il primo punto è stato accettare la TdT per ritornare a far vita di gruppo, specialmente fuori casa, premesso che attualmente non tutti hanno aderito e che quindi è stata data la massima libertà di scelta, così ci sarà chi continuerà a tifare solo in casa e chi si sobbarcherà l’onere di partecipare alle trasferte. All’uscita del primo comunicato a firma del gruppo, si sono stabiliti un paio di punti fondamentali che la maggioranza ha condiviso: primo, il gruppo non avrà rapporti diretti con la società Rimini Calcio per continuare ad avere la propria libertà di espressione; secondo, nessun rapporto con la questura per autorizzazioni varie.

All’esordio è apparso in Curva Est un nuovo striscione in stoffa, colorato a mano, con la dicitura “Red white supporters” (la scelta del nome è legata ad un vecchio gruppo della Est degli anni ’80) apprezzato da molti. Il vento del nuovo ha riportato, oltre ad un po’ di entusiasmo, anche la partecipazione da parte di ragazzi che si erano defilati o che non avevano mai preso una posizione, con l’ovvio conseguenza che il gruppo centrale si è ritrovato quantomeno allargato nei numeri. Nella Est di oggi, insomma, facendo le dovute proporzioni con i tempi che corrono, si torna a respirare la voglia di stadio e di vivere la Curva come in passato. La strada è stata segnata, sarà il tempo poi a dire se la scelta è giusta. Ci saranno domeniche esaltanti per una bella vittoria, altre meno, ma un gruppo unito è una buona base per superare tutte le difficoltà che si incontreranno. Nel frattempo il Rimini si sbarazza facilmente del Bra, vincendo per 4 reti a 1. Iniziare bene è metà dell’opera.

Gilberto Poggi.