Sabato 12 maggio sono stati festeggiati i 30 anni del movimento ultras tolonese. Una storia di tutto rispetto visto che la “Tribune Mouraille” è sempre stata presente al fianco della propria squadra, a prescindere da risultati, classifica e categorie.

Di solito, quando si parla del movimento ultras in Francia, c’è chi reagisce con arroganza perché crede che gli ultras (“quelli veri”) esistano solo in Italia o chi, al massimo, guardando Oltralpe crede che ciò sia possibile solo a Marsiglia o Parigi. Purtroppo esisterà sempre chi non ha mente abbastanza aperta per interessarsi a ciò che succede al estero o comunque più in là del proprio naso, ma la loro ignoranza è già una condanna abbastanza pesante per cui è inutile parlarne ancora.

Fortunatamente c’è anche chi sa che in determinati contesti vadano fatte prima di tutto valutazioni qualitative. Lo sanno per esempio i vecchi ultras, quelli che su quella qualità hanno lavorato ispirando e trasmettendo le loro conoscenze ai giovani francesi e soprattutto la vicina Costa d’Azzurra, nella metà degli anni ottanta, ne ha subito fortemente le influenze. Da lì in poi, i legami, gemellaggi o amicizie che fossero, tra gruppi italiani e francesi si sono moltiplicati vuoi anche perché il movimento ultras è proprio questo: aggregazione, uno scambio permanente che arricchisce l’un l’altro.

La nascita del movimento ultras a Tolone è avvenuta proprio così. I South Wolfs nel 1987, poi i Rasta Bronx (il braccio armato della tribuna) e la Brigade Azur et Or nel 1989 (che daranno forma ai mitici Irréductibles 1993). Mettevano letteralmente a fuoco lo Stade Mayol quando lo Sporting Club de Toulon militava in massima serie. Tolone era una piazza dove non si passeggiava, tanto che il quartiere attorno allo stadio si guadagno il soprannome di “Chicago” sulla falsariga della città dei gangster.

Purtroppo da vent’anni la società annaspa tra le categorie dilettantistiche e il corrispettivo della Serie C, ma importa poco per gli ultras tolonesi che, al di là delle delusioni, sono sempre presenti nello stadio di Bon-Rencontre. Anche quando si gioca un derby di Serie D contro lo Hyères, che non ha purtroppo nessuna tifoseria al seguito, e le speranze di promozione continuano ad essere nulle. Ma oggi è un giorno speciale: quello dei trent’anni del movimento ultras e sapendolo in anticipo, mi sono premurato di prenotare per tempo i biglietti di treno Parigi-Tolone. Anche se qui in Francia la situazione sociale è tesa, con lo sciopero degli “cheminots” (i ferrovieri) che ha portato ad un aumento dei prezzi. Motivo in più per alcuni Tigris Mystic 1993, auto-sciolto storico gruppo parigino del Virage Auteuil, per far la trasferta senza biglietto e prendersi una “bella” multa di 150 euro pur di essere presenti in questa speciale occasione accanto ai loro amici. Delegazioni presenti anche di Genoa, Alessandria, Pisa, Napoli, Dortmund, Cannes e gli altri parigini del K-Soce Team e Menilmontant. Tutti aventi legami con gruppi attuali o passati. Oggi il panorama ultras di Tolone si compone dei Fedelissimi 1998 (anche se c’è stato uno stacco generazionale rispetto al primo gruppo dei fondatori), Les Amoureux du passé (ex Irréductibles 1993), il Bloc D (un mix tra ex Irréductibles e Fedelissimi) e Old Clan (la vecchia guardia degli Irréductibles).

I festeggiamenti cominciano (ufficialmente, perché ufficiosamente erano cominciati già durante la notte che molti hanno passato al bar) alle 13, culminando in un’esposizione di foto e sciarpe in una piazza nel centro di Tolone. Poi in corteo, alle 16, tutti insieme per le strade della città. Non ho mai visto questa tifoseria in tale forma da oltre dieci anni. Fumogeni, petardi, canti a squarciagola e anche tanti tifosi “normali” giunti per l’occasione a infoltire le fila degli ultras.

Peccato che la coreografia al calcio d’inizio risulti meno accattivante del corteo, ma da quanto appreso l’evento è stato preparato all’ultimo momento. Però sul piano vocale non c’è niente da ridire, poche soste e quasi tutta la Tribune Mouraille gremita che partecipa al tifo. Scena molto bella: i differenti storici capi, per questa partita, fanno il loro ritorno alternandosi al megafono.

Per concludere la festa, torciata massiccia come mai si era visto in queste categorie. Sul campo, lo Sporting vince 1-0 pur con qualche sofferenza di troppo, ma regalando comunque questa gioia ai suoi tifosi per il loro “compleanno”.

Per la promozione, tutto si deciderà all’ultima giornata: Tolone deve obbligatoriamente vincere e Marignane perdere per l’agognato ribaltamento di posizioni in classifica. Uno scenario complicato, ma non importa tanto: la passione non ha categoria, come dice un motto fin troppo conosciuto a queste latitudini.

Adriano Verrecchia