Mediaticamente, la sfida fra Venezia e Reggiana è stata presentata come una sorta di derby italoamericano fra il sodalizio lagunare di Joe Tacopina e gli emiliani passati quest’estate sotto la guida dell’ex giocatore di baseball Mike Piazza.
Innegabile che l’avvento delle nuove proprietà abbia portato di conseguenza nuova linfa ed entusiasmo nelle due piazze, ma la grande tradizione delle stesse non aspettava altro che di essere innescata per tornare a ribollire di passione.
Ottima la risposta reggiana con un seguito numerico e di colore che può considerarsi sicuramente importante per i tempi che corrono e i mille ostacoli pratici posti da chi, in teoria e con chiacchiere sterili, dice di voler riportare la gente allo stadio. Bandiere sempre al vento, una bella sciarpata ed una prestazione sempre generosa da parte granata. Alla stessa maniera calore e colore non mancano nella curva Sud veneziana dove un paio di bandieroni sferzano costantemente l’aria e tanti battimani fanno da accompagnamento ritmico ai cori di sostegno che la curva alza per la propria squadra.
Le squadre in campo, dopo il fulmineo vantaggio ospite, chiudono la contesa con un pareggio che tiene ancora vive le ambizioni di entrambe per il prossimo futuro.
Qualche nota derivante dalla cronaca locale riportava di problemi all’esterno fra le due tifoserie, seppure il tenore delle stesse notizie le faceva apparire come le solite accuse pregiudiziose sui tifosi, che non aiutavano certo a ricostruire serenamente o in maniera equilibrata gli eventi. In mancanza di ulteriori riscontri, il tutto è archiviabile quindi con il più ampio beneficio del dubbio, non tanto sulla reale verità degli eventi quanto sulla loro dinamica effettiva.
Testo di Matteo Falcone.
Foto di Luca Marchesini.