Trapani-Casertana a suo modo è una partita storica per il calcio italiano. Proprio l’incontro fra la squadra della città del Sale conto quella della Reggia fu la causa della cosiddetta “rivolta del pallone” che per due giorni, dall’8 settembre al 10 settembre del 1969, tenne sotto scacco l’intera città campana. L’insurrezione fu scatenata da parte della tifoseria rossoblu dopo la condanna per illecito sportivo che impedì alla Casertana l’iscrizione al suo primo campionato di serie B. Sotto la lente degli inquirenti era finita proprio la vittoria al Provinciale (0-1) durante la trionfale cavalcata dell’anno prima che portò alla vittoria del campionato di C.

Quasi 40 anni dopo i ricordi della rivolta del calcio sono ormai sbiaditi. La Curva Nord del Trapani e Fedayn Bronx e The Black Sheep si ritrovano il 30 settembre per la sesta giornata del girone meridionale di serie C. I casertani arrivano in 12 dopo 9 ore di macchina. In curva le loro pezze sono molte e ben visibili. Meno caloroso l’apporto sonoro, specie nel secondo tempo, complice comprensibilmente la lunghezza del viaggio e l’andamento della partita: la Casertana, dopo essere passata quasi subito in vantaggio, gioca una partita di contenimento e contropiede, che però non le evita la sconfitta nei minuti di recupero (la rete del 2-1 trapanese la mette a segno Reginaldo al 93esimo).

Del resto anche la rivalità fra le due tifoserie è molto tiepida, malgrado il gemellaggio della curva Nord granata col Catania (a dir poco indigesto ai Casertani) e l’amicizia della curva rossoblu col Marsala (storici avversari dei trapanesi). E in effetti sul tabellino non si registra alcuna offensiva di una delle due curve nei confronti degli avversari di giornata.

“Dai Caserta! Dai Caserta! Dai Caserta” è il coro più deciso dei Fedayn Bronx e dai The Black Sheep (non sempre compatti durante i 90 minuti), che riesce a risuonare un paio di volte, dopo il vantaggio e dopo l’errore di Evacuo dagli undici metri.

Molto più in giornata (ma qui al Provinciale non è una novità), la curva Nord trapanese. In grande spolvero i lanciacori . Il risultato è un muro compatto che non smette un minuto (intervallo escluso) di sostenere Pagliarulo e compagni. “Vogliamo vincere!”, “La gente come noi non molla mai”, “Faccelo sto’ gol, dai granata faccelo sto gol”, “Che bello è quando esco di casa per andare allo stadio a tifare granata” sono i tradizionali cavalli di battaglia che esaltano la curva nord (quasi completamente piena, al contrario degli altri settori). Impressionanti i tre minuti di fischi assordanti “serviti” al numero 20 casertano, accusato di perdere tempo dopo aver subito un fallo.

Il tripudio finale dopo la rete del “vecchio” Reginaldo è la chiosa più attesa che sancisce un’ottima prestazione degli ultras trapanesi e della loro rumorosa curva che in casa sfrutta al meglio l’assenza delle transenne.

Da rivedere i ragazzi di Caserta. Che però si portano a casa lo scalpo di una delle trasferte più faticose del girone. I presenti non perdono mai.

Stefano Arduini.