Arrivo abbastanza presto al casello di Verona Nord, dove ci sono già i posti di blocco della polizia che controlla tutte le macchine provenienti da Bologna, verificando anche i biglietti ed ispezionando l’interno dei veicoli.

Giunto allo stadio, mentre faccio un giretto per vedere che aria tira, noto che soprattutto nella zona parcheggio ospiti è presente un imponente servizio d’ordine per evitare eventuali contatti fra le due tifoserie, visto che non scorre buon sangue e non meno di due anni fa, al Dall’Ara, ci furono pesanti scontri e diversi arresti.

Dopo aver risolto un disguido con il mio accredito, entro in tribuna stampa, dove si arriva prendendo un ascensore. Quando mancano circa venti minuti all’inizio della partita, il settore bolognese è quasi pieno: vengono disposti nell’ultimo anello al lato della tribuna, sistemazione cautelare quando il numero dei presenti e i rapporti con la tifoseria di casa non sono tra i migliori.

Alla fine ci sarà una presenza di circa 1.500 unità dal capoluogo felsineo; per questa trasferta viene scelta l’opzione auto e pullman, vista anche la vicinanza, scartato invece il treno per motivo di orari al ritorno. Sono presenti tutti i gruppi della curva, da quello più importante alla pezza più semplice ed il tifo in questa trasferta è abbastanza partecipato, con cori, sciarpate, alcune torce accese, ecc.

Al momento della lettura della formazione bolognese, ad ogni nome scandito dallo speaker, la curva gialloblu risponde con un “buuuuu”, ovviamente quando invece vengono letti i giocatori di casa accade l’esatto opposto, con urla di incitamento. Il tifo scaligero è disposto su quattro anelli: nel primo non c’è nessuno, nel secondo ci sono solamente le pezze dei club e qualche tifoso, invece nel terzo e quarto troviamo il tifo più acceso, con tutte le pezze scaligere di tutte le varie sezioni (almeno una trentina quelle esposte).

Il tifo veronese, quando parte, è veramente imponente, grazie anche alla partecipazione di vari gruppi nella parte alta delle tribune, che partecipano con continuità ai cori proposti dalla curva. Anche dopo lo 0-2 del Bologna, già maturato in pochi minuti, non smette mai il sostegno di casa, con cori alternati tra quelli offensivi e per la propria squadra. Nel secondo tempo viene esposto lo striscione “06-10-13 Beata solitudine”, riferito proprio agli incidenti avvenuti due anni fa.

Al fischio finale della partita, i tifosi del Bologna si fanno beffe degli avversari cantando “Siete al cinema” e festeggiando insieme ai propri giocatori, mentre gli sconfitti sono sommersi da una bordata di fischi e vengono intimati a non venire sotto la curva dopo questa pessima prestazione.

 

Mentre i tifosi bolognesi ritornano al parcheggio, alle loro auto, circa 200 veronesi si radunano all’uscita dei pullman, aspettando che escano i giocatori facendoli oggetto di una forte contestazione. Uno striscione tenuto a mano, “Tutti colpevoli”, sintetizza il loro stato d’animo, con un ingente schieramento di polizia che controlla, limitandosi ad osservare.

Fabio Bisio.