Prendo in prestito una strofa di un noto coro che andava di moda negli anno ’90, e che di tanto in tanto si continua ad intonare negli stadi italiani, per descrivere l’ennesima dimostrazione di compattezza che ha visto protagonista il popolo pisano.

Per un mio pensiero personale, non mi è mai andata giù l’offesa gratuita a quei tifosi che, in altri settori diversi alla curva, non cantano oppure non partecipano attivamente al tifo. Ci sono persone che mirano ad entrare in uno stadio, vedersi la partita, esultare per un gol e tornarsene a casa felici e contenti di poter raccontare l’evento ai propri cari. Stop. È ovvio che un altro modo di vivere la partita rispetto a chi si sgola, a chi l’incontro non lo vive per i soli novanta minuti di gioco, ma è altrettanto pur vero che tra i due spettatori ci sono obiettivi completamente diversi che portano a non trovare una linea comune.

Linea comune che sembra aver trovato il pubblico pisano; infatti la curva in questo pomeriggio mette in mostra una protesta contro le diffide piovute in settimana per i fatti di Empoli prima della partita Pisa – Brescia e la risposta dello stadio non si fa attendere, con la gradinata che appoggia in maniera praticamente compatta l’iniziativa.

La Curva Nord inizia a tifare ben prima dell’inizio della partita, bandiere e cori si alzano già nel riscaldamento dei giocatori, i battimani si sprecano così come l’incitamento agli undici protagonisti. Cinque minuti prima del fischio d’inizio del direttore di gara, curva e gradinata si vuotano: chi si posiziona nella parte bassa dietro gli striscioni, chi scende i gradoni e torna nell’antistadio.

L’inizio partita vede uno stadio praticamente vuoto, presenti solo gli spettatori della tribuna e gli ultras ospiti che, arrivati quasi sul filo di lana, fanno appena in tempo a posizionare pezze e striscioni che c’è il via delle ostilità.

I liguri si fanno immediatamente notare per un bandierone tenuto teso modello copri settore. Viene accesa pure una torcia, poi partono decisi con il tifo: qualche battimano, qualche bel coro ed un bandierone fatto sventolare di tanto in tanto. Non si può dire che non facciano gruppo, dietro le due pezze appese riescono a posizionarsi bene ma, dopo un buon inizio, a livello canoro tendono a scemare pian piano.

Intanto la Curva Nord e la gradinata tornano sui gradoni. I numeri sono imponenti, basti pensare che anche per questo incontro la Curva Nord risulta esaurita, perciò è facile immaginare che diversi ritardatari abbiano optato per il settore di gradinata.

Gli ultras pisani mettono subito in chiaro il loro pensiero sulla questione diffide con uno striscione su tre piani: “I vostri capi d’imputazione sono pura invenzione. Ci denunciate e diffidate…le vostre bugie non devono essere insabbiate”. Qualche torcia ad infiammare l’ambiente e poi via con il tifo per la squadra con l’aggiunta dei bandieroni che in questo pomeriggio fanno un bel figurone grazie al vento che fortunatamente pulisce un po’ un cielo più nero che grigio.

Poco prima della mezz’ora la Curva Nord si esibisce pure in una fumogenata rossa; buono l’intento ma il vento in questo caso non è che sia troppo amico e disperde il nuvolone in men che non si dica.

La Curva Nord è in vena di messaggi vergati con lo spray ed inevitabile, visti i tempi, il ricordo di Maurizio Aliberti, tifoso che trovò la morte in circostanze quanto meno discutibili, durante una trasferta a La Spezia: “8/2/1999 – 8/2/2017 Maurizio lo sapeva già che non c’è giustizia per noi ultras” è lo striscione che viene esposto verso fine primo tempo e che trova gli applausi, sentiti, di tutto lo stadio, tribuna e settore ospite compresi, a testimonianza di quella unione di intenti che sembra serpeggiare a Pisa, un unione che si è manifestata questa estate durante la contestazione alla vecchia società ma che di domenica in domenica viene messa sul tavolo in queste piccole – grandi iniziative.

Anche nella ripresa la Curva Nord si mantiene su livelli di tifo decisamente alti. Sempre belli i bandieroni che non vengono ammainati un minuto e curva che partecipa più che volentieri ai cori che vengono dettati dalla parte centrale. Ogni tanto viene accesa qualche torcia ed un altro paio di striscioni vengono proposti, ma è il sostegno che prevale su tutto visto che il Pisa prova a vincere la partita ma subisce una rete su calcio di rigore.

Nel settore ospiti è ovvia l’esultanza ed un paio di bei battimani vengono proposti mentre i padroni di casa non si lasciano abbattere e continuano nel loro show.

Il pareggio finale lascia un po’ di amaro in bocca agli ospiti ma in definitiva è un risultato giusto per ciò che si è visto in campo.

Il pubblico di casa tributa i giusti applausi, per altro ricambiati, ai giocatori, con la curva che continua a cantare ben oltre il novantesimo.

Valerio Poli.