La scorsa domenica si è disputata la partita di promozione Salto cicolano-Fiano Romano.
Noi ragazzi del gruppo, in 40, abbiamo affrontato questa trasferta di 100 km con il pullman, totalmente autofinanziato.
Al nostro arrivo, ad attenderci c’erano due volanti dei carabinieri(solo alla fine abbiamo capito che si trattava di un’azione premeditata e organizzata tra la società ospitante e le forze dell’ordine locali, per far si che noi Fianesi fossimo allontanati da Corvaro senza nessuna motivazione).
Appena scesi siamo stati perquisiti e costretti a consegnare i documenti, successivamente seguiti durante il nostro corteo fino al campo.
Arrivati all’entrata, abbiamo deciso di non pagare il “biglietto”, seguendo la nostra linea adottata da inizio campionato, in quanto riteniamo ingiusto che si paghi una partita di calcio popolare.
Avevamo intenzione di seguire la partita e sostenere la squadra da una parte isolata fuori l’impianto, ma ci è stato impedito.
Siamo stati respinti e presi a spintoni, subendo anche la minaccia di essere denunciati e portati in caserma se non avessimo indietreggiato.
Infine siamo stati costretti a risalire sul pullman e tornare a casa, scortati da due volanti dei Carabinieri fino al casello, senza poter aspettare la fine della partita per salutare la squadra.
Con la convinzione di essere dalla parte della ragione, ci sentiamo discriminati per il trattamento ricevuto.
È nostra intenzione quindi portare a galla i fatti, poiché la nostra tifoseria come tante altre a livello dilettantistico affrontano viaggi, impiegano il proprio tempo e denaro per passione.
Queste sono le misure che adottano per fermarci.
Noi contro ogni repressione porteremo avanti i nostri Colori e la nostra Passione.
Avanti Fiano, avanti Ultras!