Allo stadio Ennio Tardini si gioca Parma-Gubbio. Si sperimenta l’ennesimo orario mai affrontato durante la stagione se non in trasferta a Santarcangelo di Romagna e cioè le 16:30; le condizioni climatiche e altre attrattive in città e in provincia non lo rendono molto appetibile per il pubblico.

Entro anticipatamente in campo e la Nord ha già allestito la propria curva con i vari striscioni. Da segnalare “Como nel cuore”, dedicato ad un ragazzo del gruppo scomparso 7 anni a seguito di una malattia, e “Bentornato Nicola”, tifoso in rientro da una diffida.

I tifosi umbri (65 i biglietti venduti) espongono gli striscioni “Supporters”, “Diffidati presenti” e gli stendardi “Roma” e “Castiano”. Da cornice due bandieroni e tante bandierine rosse e blu.

Come detto, gli spalti del Tardini sono un po’ vuoti ma con l’ingresso in campo delle formazioni lo spettacolo è unico: dalla Curva Nord si alza una fumogenata metà gialla e metà blu in stile amarcord anni 80, tanto fumo e aria acre e irrespirabile, con il calcio di inizio rinviato di tre minuti causa “nebbia in val padana”; dal settore ospite continuo lo sventolio delle bandiere rossoblu.

Buono l’inizio della Curva Nord e per tutto il primo tempo cori continui, bandiere alzate e buoni battimani. Stessa cosa per i tifosi umbri seppur in numero esiguo; comunque le loro urla si fanno sentire nello stadio emiliano.

Nell’intervallo, sotto una fitta pioggia, dalla Curva Nord viene esposto uno striscione con la scritta “Brindiamo ai vostri 20 anni, Alles Gute Tornados Rapid” (in nome dell’amicizia che lega i Boys con il gruppo dei Tornados Vienna presenti in Curva Nord).

Con l’inizio della ripresa non si segnala nulla di eclatante e comunque le due curve non mollano l’incitamento.

Finisce con la vittoria del Parma Calcio per 3-1, con la squadra che saluta la momentanea testa di classifica sotto la Nord.

Nel settore ospiti è una cartolina romantica l’irriducibile tifoso del Gubbio che, per circa 10 minuti dopo la fine della partita e col settore ormai svuotatosi, continua a sventolare la sua bandiera “Ultras Liberi”.

Giovanni Padovani.