Il giorno dopo devo alzarmi presto, alle otto di mattina ho il treno che mi porta fino a Lecce. Dondolare col treno in Sud Italia, passando città con tifoserie storiche come Benevento, Barletta, Bari o Brindisi mi commuove sempre un po’ e una volta arrivato sono contento di colmare una lacuna, perché a Lecce non c’ero mai stato prima. È vero che lo Stadio Via del Mare e la compagine salentina hanno vissuto giorni migliori, però ci sono quasi 8.500 spettatori in questa domenica sera, nella quale il Lecce affronta la Juve Stabia, e non è davvero cosa da poco.

La strada per andare allo stadio è abbastanza lunga e gli autobus di domenica sembrano non esistere, ma arrivo lo stesso allo stadio con un bel anticipo. Peccato che la partita dello Spartak Lecce, che di solito gioca nell’antistadio proprio accanto, è stata rinviata, sarebbe stata una bella opportunità per vedere questa realtà del calcio popolare.

Attorno allo stadio non c’è tanto: noto la quasi totale assenza di Bar o camionette che vendono cibo e non c’è nemmeno tanta gente in giro. Un paio di bomboni che esplodono nelle vicinanze, mi riportano in pieno clima partita.

Dentro lo stadio noto subito che la Curva di casa è abbastanza piena: l’anello superiore è ben occupato e inizia a cantare già prima della partita. Il Lecce in campionato non sta facendo benissimo, anzi, e lo si intuisce soprattutto in Tribuna: i distinti sono molto vuoti e in tribuna, invece, c’è tanta gente che mugugna già prima del fischio d’inizio… sembra veramente che sia la Curva l’unica a crederci ancora, oppure solo l’unica a non aver ancora mollato.

Gli Ultra Lecce, storicamente contraddistinti dallo slogan “Ultra Lecce senza padroni”, si presentano quasi completamente spogli di ogni tipo di colore, fatta eccezione per un paio di pezze. Nonostante ciò cantano abbastanza bene e di certo non sfigurano, anche se non sarà poi stata la loro prestazione più entusiasmante. Per i tempi che corrono non sono affatto male, ma si è visto che anche in Curva, a volte, hanno fatto fatica di coinvolgere nel tifo tanta gente del loro settore.

Da Castellammare di Stabia giungono una trentina di ragazzi raggruppati dietro lo striscione della Curva Sud. Non sono molto al corrente sulla situazione della Curva delle Vespe (per quanto riguarda i gruppi e la questione trasferta) e quindi mi astengo da un giudizio. Quelli che erano presenti hanno comunque dato vita a un tifo vivace.

In campo vincono i locali, che meritatamente segnano due gol e così decidono la partita in proprio favore. La partita stessa è stata un tantino noiosa, con i locali ancora distanti dalla vetta della classifica o dal bel gioco, ma che comunque hanno saputo capitalizzare per rimettersi in carreggiata.

Remo Zollinger.