Bello ritrovarsi a Reggio Emilia con un autentico acquazzone per tutto l’arco della giornata, dopo settimane (se non mesi) di assoluta mancanza di precipitazioni.
Il derby del Secchia tra Reggiana e Modena fa il suo ritorno allo Stadio Giglio dopo 16 anni, seguendo chiaramente la disputa dell’andata allo stadio Braglia di Modena, contornata anche dalla sfida di Coppa Italia di serie C d’inizio novembre.
Purtroppo ci sono vari fattori che non aiutano l’afflusso di pubblico: il maltempo, la giornata di blocco totale del traffico nel centro abitato di Reggio Emilia, ed anche la riapertura del settore popolare di casa solamente il giovedì precedente la partita: difatti si correva addirittura il rischio della chiusura totale della curva reggiana dopo i fatti della partita col Venezia; per fortuna si è scelta la linea morbida. Unica pecca, la decisione è stata un pochino tardiva.
Il dato ufficiale di presenze parla di 7.379 presenti quest’oggi, suddivisi tra 2.136 paganti e 5.243 abbonati, ma, ad occhio del sottoscritto, ci sono da togliere almeno 1000 unità.
Per quanto riguarda i padroni di casa c’è da menzionare la totale assenza di drappi, striscioni e bandiere: si narra di una recente applicazione severa del regolamento in vigore proprio per i suddetti materiali citati, con conseguente ambiente spoglio e privo di colore.
Come riconoscere gli ultras reggiani dal resto del pubblico? Semplice, con la sciarpata a inizio partita, sia da parte della Curva Sud (presenziata solitamente dalle Teste Quadre), sia da parte della gradinata (dove di solito troviamo il Gruppo Vandelli).
La curva reggiana non è molto affollata, ma comunque si registra una buona prestazione, anche per via dell’afflusso, quasi totalmente nella zona centrale, per favorire il tifo locale: svariati insulti ai modenesi per tutto l’arco della partita, ma anche in direzione della tifoseria parmigiana.
Non mancano i cori per gli 11 granata, oltre ad un omaggio agli amici diffidati.
In gradinata, buona parte dei cori lanciati dalla curva, vengono seguiti con qualche secondo di ritardo. In aggiunta, i ragazzi presenti in questo settore omaggiano i vicini tifosi ospiti con insulti dedicati.
Già ho segnalato l’assenza di colori, eccetto per le sciarpate d’inizio e fine partita, oltre a svariati battimani effettuati.
In curva ospiti trovano spazio circa 750 tifosi modenesi, resta comunque un dato accettabile.
Pur non essendo stato fotografato dal sottoscritto, si rivede il “Via da Modena” che sta iniziando ad essere assente al Braglia. Immaginavo un raggruppamento totale della tifoseria modenese dietro questo striscione; purtroppo, invece, il contingente di tifosi modenesi risulta sparpagliato per tutto il settore, una vera pecca a mio giudizio.
Buona prestazione canora nel primo tempo, trovandomi sotto settore canarino: svariati cori per la squadra, contro la dirigenza ed ovviamente contro la tifoseria locale.
Nella ripresa, trovandomi lontano da loro, non riesco a sentirli spesso; riesco solamente ad udire qualche insulto ai granata e nulla più. Il gol subito dalla loro squadra ha evidentemente spento gli animi.
Più defilati fanno capolino i ragazzi della gradinata modenese, riconosciuti dal sottoscritto per la classica bandierina gialloblu vista di solito nelle occasioni casalinghe. Per loro segnalo la presenza alla rifinitura del giorno precedente con tanto di diffidati.
Anche qui poco colore, qualche bandiera gialloblu qua e là, ma vista la giornata di pioggia non si poteva chiedere più di tanto.
A fine gara le due squadre si portano sotto i rispettivi settori per un saluto ai propri tifosi. Ovviamente qualche applauso in più per quanto riguarda i padroni di casa, vittoriosi per 1-0.
Dopo avere già evidenziato i numerosi insulti, segnalo l’assoluta tranquillità all’esterno dello stadio.
Francesco Passarelli.