In un classico pomeriggio autunnale, al Piola di Novara, i padroni di casa ospitano la Spal; una partita delicata per gli azzurri, reduci dalla sconfitta in quel di Terni, mentre gli estensi arrivano dalla convincente vittoria ai danni dell’Avellino.

L’affluenza, vuoi per il clima, vuoi per il momento no della squadra è a livelli piuttosto bassi; molti gli spazi vuoti lasciati dai tifosi azzurri, ma questo non ferma gli ultras novaresi che occupano, come sempre, la parte centrale della Nord, dietro la pezza Nuares. A rimpolpare le fila ci pensano i ragazzi di Rimini, arrivati nel capoluogo piemontese per rinsaldare il gemellaggio che lega le due tifoserie da diversi anni. Sul lato opposto la presenza ospite si assesta sulle 300 unità, semplici tifosi ma anche i gruppi ultras della curva Ovest, seppur fonti attendibili mi dicono che una 50ina di ultras spallini non arriverà mai, causa “scambio di opinioni” con i carpigiani.

La presenza dei riminesi, rivali degli spallini, fa sì che la partita veda diversi “saluti” tra le due tifoserie, rendendo la partita sugli spalti più viva di quella che si sta disputando in campo. La curva Ovest parte a razzo con cori a ripetere che annichiliscono lo sforzo vocale dei novaresi, i quali però incassano il colpo senza indietreggiare, anzi alzano il livello della contesa.

Oltre alla componente vocale anche il colore non manca nelle due curve, i novaresi con il classico bandierone del gruppo “Nuares” mentre gli spallini espongono diverse bandiere e due aste con i colori del proprio sodalizio. La gara in campo non premia lo sforzo dei novaresi, infatti è la formazione ospite a trovare la rete che deciderà la gara. I novaresi, dal canto loro, non fanno mai mancare il sostegno alla maglia mentre, a più riprese, fanno sentire il proprio disappunto alla dirigenza intimandola a spendere di più per la maglia gaudenziana.

Nel secondo tempo gli spallini vivono un momento di calo. I soliti noti tengono alto il ritmo del coro lanciato dal lanciacori il quale, spalle al campo, dirige l’orchestra estense che si lascia andare ad una bella e colorata sciarpata, sulle ali dell’entusiasmo per 3 punti importanti nell’economia del campionato.

I novaresi, nonostante il risultato negativo, danno prova di divertirsi sugli spalti, a dimostrazione che la fede espressa è genuina e non saranno i risultati negativi ad ucciderla. Viene esposta anche una pezza per rinsaldare ancora di più il gemellaggio con i riminesi: “Birra, stadio e incontri casuali… un gemellaggio con veri ideali”. Gli ultimi minuti della gara vedono però una piccola “contestazione” da parte dei novaresi, che si spostano verso il rettilineo senza però creare “danni”, come qualcuno ha più volte affermato.

Finita la gara gli spallini esultano per la vittoria conquistata e “salutano” calorosamente gli amici riminesi sulle note di “Romagna Mia”, debitamente adattata per l’occasione. I novaresi tutti fischiano la squadra, in primis la società per i risultati che stanno maturando sul campo.

Buona prova degli spallini che, compatti e colorati, spingono la squadra alla vittoria; un peccato che non tutta la frangia ultras estense sia arrivata a Novara. I novaresi hanno dimostrato invece che i numeri contano fino ad un certo punto, quel che conta sono i valori che vivono sui gradoni e questi ragazzi ne hanno dato prova: attaccamento alla maglia, oltre il risultato e divertimento sugli spalti.

A margine, mi sembra giusto dire il perché del ritardo di questo articolo: nella serata di sabato, novaresi e riminesi hanno festeggiato, come si fa nel mondo ultras, il proprio gemellaggio per le strade della città con birre, cibo e cori goliardici. La polizia, intervenuta forse su segnalazione di qualche residente, ha fermato e poi distribuito Daspo a volontà, sulla base di due fumogeni rinvenuti nelle perquisizioni e con l’accusa ulteriore di cori contro le forze dell’ordine. In una piazza piccola, che stava tentando un faticoso processo di ripartenza, è una mazzata tremenda. Detto questo ci sarà anche il momento per analizzare quanto successo, per ora posso solamente esprimere piena solidarietà ai novaresi colpiti da queste “discutibili”, per usare un eufemismo, diffide.

Alessio Farinelli.