Quella di oggi, allo stadio Francioni di Latina, è sostanzialmente una sfida inedita, tra due squadre che non hanno mai avuto l’occasione di affrontarsi nell’impianto sportivo del capoluogo laziale. I due club hanno già giocato la partita del girone di andata di Serie B in quel di Verona, ma la prima volta degli scaligeri nella città di Latina ha attirato, ovviamente, tantissimo pubblico che, in questa assolata domenica di gennaio, ha riempito, di fatto, gli spalti dello stadio.
Uno stadio, per altro, in fase di ristrutturazione, visto che sono in corso i lavori di ampliamento della gradinata centrale. Molto probabilmente sarà possibile accedere al nuovo settore già dalla prossima partita in casa del Latina: quel derby con il Frosinone, in piena lotta per la promozione in Serie A, tanto atteso da queste parti, vista la storica rivalità che caratterizza queste due città e queste due tifoserie.
L’attenzione di oggi, però, è tutta per l’attuale capolista del campionato cadetto. L’Hellas Verona giunge qui a Latina, infatti, forte dei suoi quarantuno punti conquistati nel girone di andata, che le consentono di guardare dall’alto tutte le dirette concorrenti e di candidarsi prepotentemente alla vittoria del campionato e al ritorno nella massima serie dopo solo un anno dalla retrocessione in serie B. A sostenere Pazzini e compagni ci saranno, come al solito, gli ultras gialloblu, che riempiranno il settore a loro dedicato, di fianco alla tribuna centrale.
La compagine nerazzurra, ovviamente però, non ha di certo intenzione di restare a guardare quest’oggi: c’è una salvezza da conquistare e ogni partita risulta essere fondamentale per questo obbiettivo.
I presupposti, quindi, per assistere davvero ad una bella sfida, sia sul campo e sia sugli spalti, ci sono tutti ed una partita del genere risulta essere ideale per la mia prima volta allo stadio di Latina.
Arrivo al Francioni più di un’ora prima dal fischio d’inizio. Ne approfitto per passeggiare un po’ intorno allo stadio, mentre i primi sostenitori nerazzurri cominciano ad avvicinarsi all’esterno dell’impianto sportivo. La zona circostante è presidiata da numerosi agenti delle forze dell’ordine, con varie camionette blindate piazzate tutte intorno allo stadio. Dal piazzale antistante l’ingresso del settore ospiti si sentono già alcuni cori dei veronesi. L’accesso a quella determinata zona è però interdetto e quindi non riesco ad avvicinarmi più di tanto. Decido quindi di tornare sui miei passi per andare a ritirare l’accredito ed entrare all’interno dello stadio. Non prima, però, di aver recuperato una copia della fanzine “Il Ruggito del Leone”, realizzata e distribuita gratuitamente dai ragazzi del “Leone Alato”, uno dei gruppi Ultras della squadra di casa. Al suo interno, oltre alla richiesta di fondi per la realizzazione della coreografia per il derby con il Frosinone ed uno spazio interamente dedicato alla storia della tifoseria ospite di oggi, c’è anche un interessante resoconto del recente viaggio del gruppo ultras nerazzurro in Germania, e precisamente a Ratisbona, per rinsaldare il rapporto di amicizia con i sostenitori del Regensburg.
L’ingresso in campo delle squadre è accolto da una sciarpata degli ultras del Latina. Entrambe le tifoserie, quest’oggi, saranno autrici di una gran bella prova dal punto di vista vocale e per quanto riguarda l’intensità dell’apporto alla propria squadra impegnata in campo. I veronesi, assiepati nel settore ospiti, canteranno per tutta la durata dell’incontro, nonostante il risultato sfavorevole fin dai primi minuti di gioco. Avevo già avuto modo di vedere all’opera la tifoseria scaligera e quindi posso affermare senza timore di essere smentito che la loro prova odierna non è di certo indimenticabile come ci si aspetterebbe ogni qual volta si incontrano i tifosi gialloblu, ma non tradiscono comunque le aspettative, vista l’intensità e l’originalità dei loro cori unitamente ad alcuni bei battimani e diverse sciarpate.
Sul fronte opposto i tifosi del Latina risultano molto continui. Anche loro effettueranno numerose manate ed un paio di belle sciarpate, che coinvolgeranno tutto il loro settore, mentre alcuni bandieroni nerazzurri sventoleranno di continuo nella parte centrale della curva. Nel primo tempo verrà inoltre esposto lo striscione: “TANTI AUGURI AL DIABLO”. Nella seconda frazione di gioco, invece, la tifoseria nerazzurra avrà modo di mostrarne altri due. Uno di questi riporta testualmente la scritta “GRINTA E POLMONI… UN SALUTO A PAPONI”, ed è evidentemente dedicato all’ex calciatore del Latina, da poco ceduto alla Juve Stabia. L’altro striscione invece, esposto verso l’inizio del secondo tempo, riporta la scritta “ORGOGLIO NAZIONALE… I VIGILI DEL FUOCO” e verrà sottolineato da alcuni cori dedicati ai pompieri, compreso lo storico inno dei vigili del fuoco nostrani, saliti nuovamente agli onori della cronaca per l’impegno profuso in questi giorni nei territori dell’Italia centrale colpiti dal terremoto e dalla neve. Tale striscione verrà, per altro, accolto dall’applauso scrosciante dell’intero stadio.
Sul campo la partita è alquanto noiosa. Poche le emozioni, nonostante il vantaggio, quasi immediato, della squadra di casa. La reazione del Verona è piuttosto blanda e davvero poca incisiva, mentre il Latina rischia addirittura di incrementare il proprio vantaggio. Nel secondo tempo i gialloblu provano finalmente a trovare la via del pari, ma la difesa del Latina è molto attenta e respinge ogni attacco degli scaligeri. Nei minuti finali della partita, grazie ad una veloce ripartenza, il Latina infine riesce a siglare anche la seconda e definitiva rete, che fissa quindi il risultato finale sul due a zero e scatena ulteriormente l’entusiasmo dei tifosi di casa. Al triplice fischio, nonostante l’inaspettata sconfitta, gli ultras ospiti continuano imperterriti a cantare, quasi incuranti di quanto accaduto in mezzo al campo, mentre la squadra nerazzurra si raccoglie sotto la Curva Nord per ricevere il meritato applauso dei propri sostenitori e per ringraziare, a sua volta, i sostenitori del Latina per l’apporto ricevuto nel corso dei novanta minuti. Mentre i giocatori lasciano il rettangolo di gioco per recarsi negli spogliatoi, c’è anche il tempo di dedicare alcuni cori agli odiati rivali del Frosinone, attesi in questo stadio tra due settimane, che vengono cantati da gran parte dei tifosi rimasti ancora sugli spalti del Francioni per festeggiare questa storica vittoria.
Daniele Caroleo.