Prima giornata di ritorno per il campionato di Lega Pro. Il Rimini, tra le mura amiche, ospita il Tuttocuoio, formazione della città di Ponte a Egola.
La novità di rilievo in casa biancorossa è l’ennesimo ribaltone in panchina, il presidente De Meis infatti ha affidato la squadra a Leo Acori, il mister che degli anni più esaltanti, artefice della doppia promozione dall’allora Serie C2 alla B. Sembra ieri ma è già un decennio fa.
La piazza biancorossa ha accolto a braccia aperto il ritorno di Acori. Malgrado una posizione di classifica piuttosto deficitaria, ci si augura che il Rimini torni in acque più tranquille, ma già da quest’oggi c’è da superare l’ostacolo Tuttocuoio, quindi bisogna pensare dapprima al presente per sperare nel futuro.

La squadra neroverde è seguita anche da un gruppo di sostenitori con un lungo striscione recante il nome della loro città, oltre a svariate bandiere. Vengono posizionati nella tribuna laterare, accanto ad altri tifosi Riminesi, ma la cosa non preoccupa nessuno: gli unici cori di sfottò, li rivolgono contro i Livornesi, per motivi presumibilmente di campanile.
In Curva Est c’è un leggero calo di presenze rispetto a partite considerate di cartello, o per lo meno più interessanti dal punto di vista del tifo; comunque anche oggi non è mancato lo sventolio continuo dei soliti bandieroni, che ha regalato un bell’impatto a livello visivo.
Nel primo tempo allietato da diverse manate, la Est propone una sciarpata sulle note di “Romagna mia”, mentre i dirimpettai toscani badano al sodo, incitando strettamente la loro squadra; sul terreno di gioco
il risultato non cambia, si resta ancorati all’equilibrio iniziale che starebbe bene più agli ospiti che non ai padroni di casa.
Nella ripresa, in Curva Est viene esposto uno striscione polemico nei confronti di un giornalista locale, accusato di interessi personali su questioni filo-societarie.
Nota piacevole della giornata è la presenza nella Est dei ragazzi giunti da Civitanova, appartenenti alle ex BRB che ad ogni occasione buona continuano a tenere saldi e vivi i bei rapporti di amicizia tra ultras delle due città.

Gilberto Poggi.