È il giorno di Venezia-Palermo, partita che racchiude in se stessa tante aspettative e sogni da una parte, ma anche astio rancore e voglia di rivalsa verso l’ex presidente Zamparini dall’altra, sentimenti mai del tutto sopiti dopo tanti anni e riaffiorati prepotentemente in questo assolato pomeriggio lagunare in cui, anche sogni e aspettative di serie A si sovrappongono l’una all’altra.
I palermitani, come previsto nei giorni precedenti, si presentano al Pierluigi Penzo in discreto numero: circa 150, al loro fianco anche alcuni ragazzi di Padova, storicamente gemellati con la tifoseria rosanero, presenti con una piccola bandiera crociata.
La Curva Sud di Venezia, che registra oggi il tutto esaurito, si fa apprezzare con il miglior tifo della stagione: è palpabile l’entusiasmo trasmesso dalla squadra alla tifoseria e il sogno della serie A appare non solo nelle notti dei tifosi veneziani, ma anche nella coreografia esposta nel pre-partita con uno striscione che incita la squadra con un chiarissimo “CREDIAMOCI”, a sovrastare il grande bandierone con il simbolo del gruppo “CURVA SUD VENEZIAMESTRE”.
I battimani della tifoseria veneziana sono frequenti e coinvolgono tutta la curva che segue ottimamente i lanciacori per tutto il primo tempo, accusando poi però un evidente calo nel secondo, quando la partita è ormai incanalata nella vittoria netta, per 3-0, della squadra arancioneroverde.
Oltre ai battimani, degna di nota è la massiccia sciarpata che accompagna solitamente il “Pope” veneziano, coro storico che richiama una delle canzoni popolari più amate in città.
Gli Ultras rosanero, da parte loro, esprimono un buon tifo per tutta la partita, cambiando però di tono quando, con un passivo di 3 reti, appare evidente che la reazione richiesta dalla tifoseria alla squadra per provare a centrare la promozione diretta in serie A, sia rimasta inascoltata: i cori di incitamento del primo tempo diventano quindi cori di contestazione nel secondo.
In particolare gli ultras siciliani contestano il presidente Zamparini, colpevole di non aver allestito una squadra in grado di rispondere alle aspettative dei propri tifosi, che si sarebbero aspettati una risalita immediata dopo il campionato disastroso dell’anno scorso.
Divertente e simpatico notare come la contestazione nei confronti di un presidente vada in questo caso a coinvolgere due tifoserie storicamente rivali, ma che entrambe hanno avuto a che fare con la gestione tanto vulcanica quanto spesso incomprensibile del signor Maurizio Zamparini.
La partita, come detto precedentemente, si conclude con un netto successo dei padroni di casa e gli stati d’animo radicalmente opposti delle due fazioni, rosanero a piangere su una stagione fino ad ora deludente e veneziani a sognare un “triplete” (cfr. tripla promozione…) che fino ad oggi è un sogno quasi innominabile, soprattutto da chi solo 3 anni fa si vedeva costretto a fare presenza nei campetti sportivi della serie D in sconosciuti paeselli di provincia.
Luca Marchesini