Stadio “Penzo”, teatro di questo Venezia – Pro Vercelli che è una sorta di testa-coda fra i locali, autori di una bellissima stagione pur da neo-promossi e la Pro Vercelli che invece, come l’anno scorso, si batte con le unghie e con i denti per conservare la categoria.
La gara si giocherà al cospetto di 3.212 spettatori, di cui circa una quarantina provenienti dal Piemonte. Un pugno di ultras si stringe al centro del settore, tutti gli alti si limiteranno a seguire la partita in maniera disinteressata rispetto ai tentativi di questi ragazzi di sostenere la squadra.
Nonostante il minimo stagionale in fatto di pubblico, resta sempre positivo il colpo d’occhio nella Sud veneziana, o per meglio dire veneziana-mestrina in barba alle politiche societarie che sembrano aver perso per strada lo spirito unionista che animava questa compagine ai suoi albori. Spirito che invece, con immutato impegno e con le immancabili difficoltà del caso, i ragazzi della curva cercano di portare ancora vanti. Da segnalare, oltre alla classica quanto sempre bella sciarpata favorita dalla particolarità cromatica della loro squadra, uno striscione di incoraggiamento alla “Nuova Guardia” di Salerno e in particolar modo ad un suo membro, Antonio, per l’incidente stradale che li ha visti coinvolti durante la trasferta di Brescia.
In campo, nonostante il fulmineo vantaggio del Venezia di Pippo Inzaghi, grazie al goal di Cernuto al 9′ minuto, finisce poi in pareggio. Un 1-1 impattato dal vercellese Firenze che tutto sommato permette ai padroni di casa di restare agganciati al treno delle prime e alla Pro di raccogliere un punto prezioso in ottica di una lotta per la salvezza che, come già detto, si preannuncia ancora una volta aspra e faticosa.
Luca Marchesani