Si torna al Penzo per questa sfida in cui, dopo tanti anni, tornano a fronteggiarsi veneziani e spezzini. L’ultima sfida risale infatti al lontano campionato 1990-91, stagione al termine della quale i lagunari poterono finalmente festeggiare il meritato ritorno in serie B a seguito dello spareggio di Cesena con il Como.
La giornata non poteva essere più grigia e piovosa e quella che ne scaturisce è una partita noiosa con pochissime azioni da ricordare e a cui le due tifoserie si adeguano, limitandosi a qualche coro di sfottò nei confronti dei rivali e poco altro.
I bianconeri si sono comunque presentati allo stadio Pierluigi Penzo in circa un centinaio di unità, arrivando con il vaporetto direttamente sotto lo stadio. Una volta all’interno, i bianconeri hanno esposto alcuni stendardi animando poi il settore con alcuni due aste e molte bandierine. Colorati e rumorosi nonostante fossero in numero non elevato, non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno ai loro giocatori in campo.
Gli arancioneroverdi dal canto loro, riempiono quasi completamente la Curva Sud esibendosi in frequenti battimani e qualche coro molto folcloristico, adagiandosi però nel secondo tempo, molto condizionati dall’andamento veramente soporifero della partita. Bello il classico “Pope” con relativa massiccia sciarpata esibita a match ormai concluso.
Appeso alla rete, oltre al solito striscione del gruppo VENEZIAMESTRE 1987, anche quello degli amici di Chioggia presenti con un loro stendardo che richiama lo storico gemellaggio esistente fra i Veneziani e i tifosi dell’ormai scomparsa squadra di Chioggia Sottomarina.
Da segnalare che nell’intervallo, i tifosi veneziani hanno scoperto nel loro settore una targa in memoria Di Michael Groppello, giovanissimo tifoso deceduto recentemente in tragiche circostanze.
La giornata si è conclusa con uno 0-0 in campo che accontenta tutti e senza alcunché da segnalare all’esterno dell’impianto con gli spezzini risaliti tranquillamente nel loro battello diretti alla stazione e gli ultras locali, chi a piedi e chi in barchino, diretti verso casa.
Luca Marchesini.