È un Vicenza reduce da tre sconfitte consecutive, quello che affronta per la prima volta nella sua storia i romagnoli del Santarcangelo allo stadio Menti in un sabato uggioso alla vigilia di Pasqua.

In queste ultime settimane sale sempre più lo sconforto tra i tifosi, che dopo un periodo di rinnovato entusiasmo per un futuro apparentemente più roseo, ora si ritrovano nuovamente davanti agli occhi la realtà di un Vicenza Calcio praticamente “fallito” e in seria difficoltà a portare in salvo il campionato. Come se non bastasse sono arrivati 4 punti di penalizzazione (provvedimento che comunque era ampiamente annunciato) ed ora la situazione di classifica si fa davvero difficile.

Dei 7.000 abbonati si nota ad occhio che una buona fetta, vuoi per il tempo instabile o vuoi per il ponte Pasquale, alla fine è rimasta lontana dallo stadio. A differenza dei presenti, a giochi fatti e al netto della mancata prova di fedeltà, si sono risparmiati l’ennesima umiliazione (su questo i vicentini potrebbero fare una lista lunga anni e anni) che ha visto gli ospiti a sorpresa espugnare Vicenza con uno storico 2-1.

La curva sud berica, seppur dimessa in fatto di presenze, ha fatto comunque bene. Il motto “meglio pochi ma buoni” anche in questa occasione si è dimostrato vero. Fin da subito si è capito che oggi il tifo per la maglia l’avrebbe fatta da padrone: alla Sud non è andato già l’esonero di mister Zanini e del suo vice Sterchele, due persone molto legate alla maglia e che di colpe in questo “periodaccio” ne hanno ben poche. Anzi, han fatto di tutto per la causa biancorossa. Ma come sempre sono i risultati che comandano e quando questi non arrivano, i primi a pagare sono gli allenatori.

“CON NICOLA E GINO AVETE ESONERATO UN’INTERA CITTÀ. VERGOGNA”: questo striscione accoglie (assieme all’amato Inno Biancorosso) i giocatori in campo. Poi il consueto calore vicentino non si fa attendere ed il primo tempo, concluso 1-0 per i padroni di casa, vola via tra cori e qualche petardo fatto esplodere.

La tifoseria del Santarcangelo invece è in contestazione con la squadra e appende striscione e pezza capovolti. Ad inizio gara i ragazzi espongono uno striscione per ricordare Gagio, ragazzo di Bellaria ed ex componente dei Mad Man Cesena che è stato purtroppo vittima di un fatale incidente nel lavoro.

Nella ripresa, anche complice la prestazione dei giocatori gialloblu che dapprima pareggiano e poi passano in vantaggio, i Casualmente Ultras si fanno sentire e chiedono più volte ai giocatori di portare a casa la vittoria.

Al triplice fischio finale esplode la gioia nel settore ospite per questa clamorosa vittoria. I ragazzi appaiono visibilmente felici e prima di abbandonare la curva nord, cantano con tutto il loro orgoglio “Romagna mia”. I vicentini invece sono ovviamente delusi e senza mezzi termini incazzati, soprattutto con i giocatori, rei di non aver venduto cara la pelle a giustificazione almeno parziale di questa inaspettata sconfitta. Inutile per questi cercare di andare sotto la sud, viste le offese piovute nei loro confronti.

Marcello Casarotti