In questo anticipo di campionato di venerdì sera, arriva al Menti la squadra di Bolzano la quale, a rappresentanza di tutta la provincia, porta il nome Sudtirol. La serata non è particolarmente fredda e anzi, dopo tanta pioggia caduta nei giorni precedenti sulla città del Palladio, il tempo pare clemente nel concedere una pausa ai tifosi, pronti ad assistere alla partita tra i gradoni.

Continua il periodo sotto custodia con a capo il curatore fallimentare De Bortoli per un Vicenza Calcio sempre in cerca di ossigeno, ovvero di soldi per poter terminare la stagione e soprattutto poter arrivare all’asta laddove si capiranno le reali possibilità per il futuro societario. Fin qui tanti gli aiuti economici da parte del popolo biancorosso a questo sodalizio storico di cui tutti, anche i non tifosi, han capito l’importanza nel tessuto della provincia berica. Sono 100.000 gli euro raccolti dai tifosi, che sommati a quelli arrivati dalla fideiussione sbloccata dalla Lega han permesso di pagare i primi stipendi rimasti insoluti e andare avanti con le spese quotidiane.  Certo la partita rimane aperta perché presto di soldi ne serviranno altri, oppure arriveranno ancora punti di penalizzazione e forse anche qualcosa di ben peggiore, per cui agli appassionati del Lane son richieste spalle larghe per farsi carico di tutto questo fardello.

All’ingresso della squadre si ode, dopo innumerevoli anni, l’Inno biancorosso del 1959 scritto da Franco Barbieri, quello con la “I” maiuscola, quello da sempre più amato dai tifosi ma che per anni era rimasto in soffitta, così come le richieste di riascoltarlo allo stadio erano rimaste inascoltate dai piani alti di via Schio. Da apprezzare questo passo verso il tifoso da parte del dott. De Bortoli, persona che si sta dimostrando disposta ad ascoltare tutti. Lo stesso De Bortoli, che va ricordato ha da subito cercato di entrare in simbiosi con il tifo biancorosso scegliendo anche di assistere alle partite in curva, è stato comunque richiamato qualche giorno prima della partita con un comunicato della Sud (lo si può trovare e leggerlo tra le foto della galleria), in cui gli ultras chiedono che che nessuno delle precedenti proprietà continui a collaborare con il Vicenza Calcio (in particolare il segretario Dario Cassingena, figlio dell’ex proprietario Sergio Cassingena che ha contribuito in gran parte ai disastri che han portato a questa difficile situazione) e che non ci siano ringraziamenti o contatti con altri ex soci poco graditi alla piazza.

Veniamo alla gara, che alla fine il Sudtirol si aggiudicherà per 1-0. Gli ospiti sono pochi: sì, ok è venerdì sera, c’è la diretta e me ne aspettavo ancora meno ad essere sincero, vista la scarsa storia calcistica di questa società. Sono una decina, con due striscioni in loro rappresentanza, Eagles Supporters e Centurie Biancorosse. Provano inutilmente a farsi sentire tra i 7.500 spettatori del Menti e alla fine potranno dar corpo a tutta la loro gioia per questi 3 punti inattesi.

Dall’altra parte la sud vicentina fa un buon tifo per quasi tutta la partita, senza mai mollare neppure dopo la rete degli altoatesini.  Per i vicentini è sempre complicato far ribollire la sud nelle partite casalinghe, coinvolgere tutti nei cori, ma questa sera invece il risultato è ottimo. Presenti i gemellati di Udine in curva sud, mentre nei distinti, zona Quadrato, presenza pescarese e da ricordare una bella torciata ad inzio della ripresa. Fra le ultime note di cronaca, è stato onorato con uno striscione Nerino, amico pescarese scomparso di recente.

Marcello Casarotti