Continua la mia serie di “prime volte”, questa volta in quel di Senigallia, precisamente al “Goffredo Bianchelli”, impianto intitolato allo storico calciatore (e dirigente) della compagine locale. Lo stadio che ospita le gare interne della Vigor conta circa 4.000 posti di capienza e nella gara odierna fra i rossoblù di casa e quelli giunti da Campobasso, si ritrova occupato per buona parte della propria metà, attestando ad almeno 2.000 i presenti per questa sfida.

Pubblico di casa che risponde in modo positivo alla “Giornata rossoblu” indetta dalla società di casa: curva nord e tribuna sono belle gremite con il settore popolare casalingo che, ad inizio partita, effettua una bella coreografia con vari cartoncini rossoblù al centro dei quali viene composta con dei cartoncini bianchi la scritta “VIGOR”, poi riproposta anche con delle bandierine bianche che verranno sventolate fino all’entrata in campo delle due squadre.

Nella rete dietro la porta fa sfoggio lo striscione Ultras Sena Gallica con impresso il tipico caschetto dei Galli Senoni che sottolinea le origini della città, mentre nel centro curva si notano gli striscioni dello storico gruppo dei Ragazzi della Nord 1982, affiancato dal gruppo Rione Porto. Tifo “vecchio stampo” il loro, con un tamburo che accompagna i cori e che viene utilizzato positivamente nei novanta minuti; a livello di colore si vedono 4/5 bandiere rossoblù mentre nel secondo tempo si alzano su le sciarpe, alcune di recente produzione, a comporre un altro più semplice, istintivo, classico ma sempre molto piacevole spettacolo di colore.

Positivo il sostegno corale degli ultras marchigiani nell’arco della partita, unica pecca, nonostante il settore pieno, parecchia gente ai lati che preferisce guardare la partita completamente seduta anziché supportare l’encomiabile sforzo e l’encomiabile lavoro degli ultras. Molto positivo anche il loro finale di partita: nonostante il passivo ai danni della loro squadra, non mollano di un centimetro nel sostegno, portando a termine una prova davvero molto bella.

Nel settore a loro dedicato invece, trovano spazio circa 300 supporter campobassani giunti non solo dal Molise ma anche da altre parti d’Italia fra cui anche un vecchio tifoso di 86 anni, giunto in treno da solo da Udine, chapeau!

Il momento positivo del Campobasso in campo si riflette anche sul contingente ultras: ottimo sostegno per tutta la partita, solo qualche decibel in meno nei primi quarantacinque minuti, complice la rete subita nei primi momenti della gara, ciò nonostante la compattezza dei tifosi nel settore non viene meno e resta più che positiva, impattando di conseguenza sulla loro prova.

Ottimo lo sventolio dei bandieroni per tutto l’arco della gara, ben riuscita la sciarpata nella parte finale del primo tempo, mentre nelle varie marcature dei Lupi vengono accese torce e fumogeni per festeggiare.

Per quanto riguarda i cori, il repertorio è lo stesso delle scorse uscite, pian piano sta facendo breccia nei cuori dei molisani il “…ancora appress ù Campuash” (ancora dietro al Campobasso?), frase tipica di chi preferisce il divano riappropriata in senso positivo dai tifosi.

Molto bello l’epilogo, dopo il triplice fischio finale, con l’intera squadra del Campobasso che canta i cori assieme ai propri ultras per festeggiare questo 5-2 esterno che li proietta solitari in vetta alla classifica del girone F di Serie D. Nessun problema invece fra le due tifoserie.

Francesco Passarelli