In questa trentacinquesima giornata di Serie B si affrontano la Virtus Entella e l’Avellino. Entrambe le compagini stazionano nella zona bassa della classifica e quindi i punti in palio potrebbero risultare davvero preziosi.
Non mi aspetto il pubblico delle grandi occasioni quest’oggi al “Comunale” di Chiavari proprio per la deludente posizione in graduatoria delle due squadre. Per questo il mio arrivo nell’impianto ligure è accompagnato da un forte scetticismo sulla partita che ho scelto di seguire.
Circa un’ora prima dell’inizio dell’incontro, gli spalti iniziano a riempirsi e il mio scetticismo iniziale lascia spazio ad un piacevole stupore. La Gradinata Sud, dove sono assiepati gli ultras locali, è quasi del tutto piena tranne per qualche spazio rimasto vuoto. Stesso discorso per distinti e tribuna.
Ma quello che davvero non mi aspettavo è una alquanto massiccia presenza di tifosi giunti da Avellino. Visti l’attuale crisi di risultati e i pochi paganti durante l’ultima vittoriosa gara interna con il Perugia, non mi sarei mai aspettato che gli irpini giungessero in Liguria in circa trecento
Giusto il tempo di compattarsi e gli ultras biancoverdi si cimentano in cori davvero ben coordinati e che fanno presagire a uno spettacolo sugli spalti. Appaiono fin da subito colorati, coadiuvati dalla presenza di alcuni bandieroni e un unico grande striscione con su scritto “AVELLINO”.
Mentre le squadre fanno il loro ingresso in campo, dalla Gradinata Sud viene esposta una coreografia formata da cartoncini biancocelesti. Davvero non male il risultato. Nel settore opposto invece, gli ultras giunti dall’Irpinia si rendono protagonisti con dei cori che sovrasteranno anche quelli provenienti dagli altri spalti.
La gara inizia e si nota un certo equilibrio fra le due squadre e solo alcune sporadiche occasioni faranno palpitare i cuori dei presenti al “Comunale”. Ma la mia attenzione non ricade tanto sul campo quanto sul settore ospiti. Gli avellinesi sono davvero rumorosi e movimentati.
Un primo tempo quasi noioso si conclude a reti inviolate. Inizia la ripresa e sugli spalti si assiste allo stesso copione. I campani sono i veri protagonisti quest’oggi e verranno ripagati dalla squadra: pochi minuti più tardi, infatti, l’Avellino passa in vantaggio e il settore ospiti esplode in un immenso boato.
A questo punto la Gradinata Sud si ammutolisce lasciando completamente la scena agli ospiti. Quando abbiamo abbondantemente superato la mezz’ora, la Virtus Entella inizia a prendere coraggio e la tifoseria di casa capisce che è il momento di ricominciare a sostenere i ragazzi in campo e come naturale conseguenza, la compagine ligure trova il pareggio a circa un quarto d’ora dal termine. Ciò che comunque mi sorprende è l’atteggiamento della tifoseria ospite, che non si scompone per niente e continua ad incitare la propria squadra come ha sempre fatto.
L’incontro terminerà in parità, un risultato che non smuove la zona bassa della graduatoria. La gara in campo ha rispecchiato esattamente la situazione in classifica: si sono contrapposte due squadre che non potevano sbagliare, ma si sono accontentate di un punto a testa per non rischiare.
Per quanto riguarda gli spalti, gli ultras di casa hanno cercato di coinvolgere la parte restante del pubblico e a tratti ci sono anche riusciti. La coreografia iniziale è sicuramente una nota positiva.
Gli avellinesi sono stati encomiabili: quando ti fai 1.400 chilometri tra andata e ritorno per una partita o sei davvero innamorato della tua squadra o sei folle, anche se spesso follia e amore viaggiano di pari passo.
Tralasciando questa smielata parentesi, gli ultras biancoverdi meritano solo applausi, non hanno abbandonato mai la squadra in campo e hanno continuato ad incitarli anche a partita conclusa, bravi davvero.
Fabrizio Giannico