11-04-2018: Viterbese-Alessandria 0-1
Finale Coppa Italia Serie C.
Andata

Siamo all’atto conclusivo di questa importante manifestazione, con la partita che si disputa all’“Enrico Rocchi” di Viterbo, in un mercoledì infrasettimanale alle 18:30. Una finale è pur sempre una finale, per cui prevedo una forte affluenza di pubblico, anche perché la Viterbo calcistica in rare occasioni è arrivata così vicina a giocarsi un trofeo di tal prestigio, per cui decido di partire con un buon margine di anticipo per respirare l’atmosfera tipica di queste grandi sfide.

Purtroppo il traffico rovina i miei piani, imbottigliandomi per più di un’ora ma dato il margine riesco comunque ad arrivare con una buona mezzora di anticipo, addirittura mi riesce pure un giro veloce intorno allo stadio. Come se non bastasse ho problemi con l’accredito: sicuramente la stessa partita giocata due volte in modo così ravvicinato ha creato confusione, ma grazie alla disponibilità dell’addetto stampa viterbese tutto si risolve in men che non si dica.

Oggi la mia previsione è risultata positiva, noto infatti lunghe file sia per acquistare i biglietti che per entrare nell’impianto sportivo. Fuori dal settore, i ragazzi della curva distribuiscono la prima fanzine assoluta del gruppo N.S.L.M. e leggendola colgo l’intenzione di rendere le uscite continue anche durante la prossima stagione. Capisco che nel 2018 le informazioni abbiano canali molto più veloci e accessibili per diffondersi, ma una fanzine ha sempre un suo fascino tutto particolare, specie per i giovani ragazzi che si avvicinano alla curva. Mi auguro e auguro a questa iniziativa editoriale lunga vita, perché in ogni modo e con ogni mezzo è importante dare un minimo di diffusione alla voce degli ultras e controbilanciare la disinformazione e i luoghi comuni della stampa generalista.

Entro sul terreno di gioco e con molto piacere noto una buona affluenza nei due settori dei tifosi viterbesi, con la tribuna quasi completamente piena e con i ragazzi degli ANTICHI VALORI pronti a coinvolgere altri tifosi nel sostegno alla squadra.

Nel settore ospiti sono presenti circa una sessantina di ultras grigi, ma rispetto alla gara in campionato di quattro giorni fa, dove presenziò solo il gruppo dei MANDROGNI, questa volta ci sono tutte le sigle del tifo alessandrino. Sinceramente, data l’importanza della gara mi aspettavo un numero più corposo, anche se comprendo che la distanza ed il giorno infrasettimanale non aiutano di certo.

Alle 18:30, sotto una leggera pioggia, finalmente entrano le squadre in campo, accolte con un fitto sventolio di bandierine gialloblù da parte dei tifosi della tribuna, mentre gli ultras della curva nord espongono un bandierone che occupa la parte centrale del settore con sopra disegnati, con molta maestria, i monumenti più importanti del capoluogo viterbese. In balconata viene esposto un lungo striscione riportante la dicitura che campeggia su un sigillo del 1225 in cui è circondato il leone etrusco su uno stemma della provincia di Viterbo: “NON METVENS VERBVM LEO SVM QVI SIGNO VITERBVM” (non temendo alcuna offesa, io sono il Leone che rappresenta Viterbo). La coreografia rimane esposta per diversi minuti, poi il bandierone viene tirato giù e gli ultras, molto più numerosi del solito, possono fare quadrato a centro curva ed iniziare a sostenere la loro formazione. Al contempo gli ultras grigi, con l’entrata delle squadre in campo, si limitano ad un paio di bandierine sventolate e niente più.

All’inizio del primo tempo i viterbesi sono molto su di giri, il numero odierno li aiuta e sanno farsi sentire molto forte dal resto dello stadio, rivali compresi. Il loro tifo è composto principalmente da potenti battimani, effettuati da tutti i presenti, per poi spaziare su cori secchi e a rispondere. Il colore in questa occasione non è garantito dai soliti due bandieroni, ma ci sono altre bandiere, seppur non in numero eccelso, ma sventolate di continuo nonostante la pioggia, che comunque dopo una ventina di minuti cessa. A cinque minuti dall’intervallo accusano il colpo, rimanendo qualche minuto in silenzio per il gol partita ospite.

Nel secondo tempo riprendono a tifare con molta veemenza, cercando di scuotere la squadra per spingerla a pareggiare questo importante incontro, ma nel proseguo non sempre saranno così continui, facendo notare diverse pause su cui influisce il risultato in campo. Comunque sono sempre molto numerosi i battimani ed anche le bandiere vengono sventolate abbastanza frequentemente.

Passando nella curva opposta, nella prima frazione gli ultras grigi partono un po’ contratti, alternando cori a pause seppur non lunghe. Poi con l’avanzare dei minuti prendono coraggio e cercano di essere più continui, effettuando qualche bel battimani interessante. Al quarantesimo esultano per il gol vittoria siglato da Marconi, che manda in visibilio la tifoseria che, per tutta risposta, cercherà di alzare il volume.

Nel secondo tempo sono più continui, nonostante l’intensità dei cori non sia altissima, ma battimani più numerosi rispetto alla prima parte di gara, contribuiscono a migliorarne la resa. Purtroppo il colore lascia a desiderare (si limiterà ad un paio di bandierine sventolate non continuamente) ma nel complesso il tifo risulterà sufficiente.

Al triplice fischio finale gli ultras viterbesi rimasti in curva intoneranno dei cori per la squadra, invitandola a non mollare in vista della gara di ritorno in Piemonte tra due settimane, mentre è festa grande nel settore grigio con i supporter alessandrini che festeggeranno a lungo la squadra, portatasi sotto alla curva per applaudire a sua volta i propri tifosi accorsi sin quaggiù.

Uscito dallo stadio, noto una delegazione di ultras viterbesi a colloquio con la squadra alla quale garantisce tutto l’appoggio in questo momento così delicato della stagione. Tra quattordici giorni si replica nello storico “Moccagatta” di Alessandria: è li che si assegnerà il primo trofeo della stagione calcistica 2017/18 per quanto riguarda il campionato di serie c.

Marco Gasparri