Si gioca di martedì il recupero della ventinovesima giornata di campionato, in pratica l’Arezzo è costretto a fare gli straordinari per recuperare il tempo perduto e mettersi in linea con l’attuale campionato. Ovvio che la squadra paghi qualcosa a livello fisico, anche se le ultime esibizioni hanno dimostrato come in questo caso il cuore vada spesso oltre l’ostacolo.

Chi ormai ha stretto un patto d’acciaio con i giocatori è la Curva Sud, che malgrado il giorno lavorativo si presenta comunque al proprio posto con tutte le pezze dei gruppi presenti. Ovviamente c’è più di un’assenza tra gli ultras amaranto ma in definitiva, visto giorno ed orario della gara, i numeri sono ben oltre le aspettative, segno che c’è ancora una grossa fetta di tifoseria che crede ad una salvezza che qualche mese fa sembrava irreale, soprattutto per le note vicende extra-sportive.

Da Monza si presentano una decina di persone, anche in questo caso diventa difficile parlare di numeri e tifo visto che la sola presenza è già di per sé una vittoria. Da aggiungere, infine, la distanza tra i due centri che se non è proprio siderale non è neppure irrilevante.

Se i monzesi si fanno sentire di tanto in tanto, e visti i numeri in gioco chiedere di più sarebbe stato illogico, la Curva Sud sfodera una buona prestazione visto che la squadra viene incitata per lunghi tratti della partita e tra un coro ed un battimano, la curva esibisce anche parecchie bandiere a due aste.

Nonostante la sconfitta della formazione locale, gli ultras amaranto a fine gara applaudono i giocatori che si portano sotto il settore, ora c’è da pensare alla prossima sfida contro il Prato fanalino di coda. È atteso il rientro dell’idolo Moscardelli, la barba più famosa d’Italia, e questa potrebbe essere una buona notizia in vista di un rush finale che potrebbe portare novità positive.

Testo di Lorenzo Marchini.
Foto di Sauro Subbiani.