06-03-2018: Viterbese-Cosenza 3-1
Semifinale Coppa Italia Serie C.
Gara di andata

Si gioca sei giorni dopo la data prestabilita, questa semifinale d’andata della coppa Italia di serie C, perché la prima volta fu rinviata per una copiosa e persistente nevicata durata più giorni. Siamo alle battute finali, per cui mi aspetto qualche spettatore in più rispetto alle precedenti uscite, seppur si giochi in un martedì infrasettimanale con inizio alle 14:30 che non è proprio il miglior viatico in tal senso.

Arrivo allo stadio “Rocchi” con una buona mezzora di anticipo ed entrando vedo ai lati ancora mucchi di neve non ancora sciolti e anche il fondo del campo da gioco appare molto allentato per la pioggia dei giorni precedenti. Il numero dei presenti non è elevato, solo circa 400-500 tifosi assistono a questa sfida con una cinquantina di tifosi calabresi che, nonostante distanza e giorno infrasettimanale, hanno portato la loro testimonianza di fede alla propria squadra.

Ad inizio incontro, a dirla tutta, nella curva gialloblù son presenti solamente una ventina di ultras, con i calabresi che arrivavano alla spicciolata benché fossero già presenti diversi striscioni e stendardi attaccati alla balaustra. I viterbesi, al fischio d’inizio, sventolano un bandierone per parte (alla sinistra e alla destra gruppo), mentre i cosentini non fanno praticamente nulla perché ancora intenti ad organizzarsi.

Nel primo tempo i laziali si fanno subito sentire intonando cori accompagnati quasi sempre da bei battimani, inoltre lo sventolio dei due bandieroni è costante per quasi tutta la durata della prima frazione. I viterbesi, almeno in questo prima parte di gara e pur con qualche pausa, sono gli assoluti protagonisti per tre buoni motivi: gol del vantaggio dopo appena sei minuti grazie al portiere Zommers che cicca la palla, forse ingannato da una zolla irregolare del terreno; espulsione del giocatore ospite Mungo dopo dodici minuti per una presunta frase irrispettosa nei confronti dell’arbitro; infine per il raddoppio giunto due minuti dopo lo scoccare della mezzora. A contribuire ulteriormente al tutto, il protrarsi dell’organizzazione di tutti i tifosi ospiti, che hanno cominciato a tifare solo dopo trentacinque minuti dal via.

La seconda frazione si apre sotto una violenta grandinata che mette a dura prova la resistenza del terreno di gioco già abbondantemente allentato, ma non quella della quindicina di ultras viterbesi i quali, incuranti di ciò, stoicamente tifano e sventolano il bandierone sotto un vero e proprio nubifragio. Il tutto dura una decina di minuti, poi i laziali riprendono a tifare molto bene e pure l’intensità cresce, visto che il gruppo è aumentato, arrivando a contare una quarantina di elementi.

Nonostante il Cosenza ridotto in nove uomini, la Viterbese non ne approfitta, per cui i suoi tifosi cercano di incitarla il più possibile a segnare qualche altro gol in vista del ritorno. Vengono premiati quasi al novantesimo, quando l’arbitro assegna un rigore prontamente siglato da De Sousa che libera l’esultanza in tutto lo stadio.

Come detto, i cosentini ci mettono un po’ ad organizzarsi, in attesa che arrivino tutti, dividendosi poi in tre gruppi ben distinti, ognuno per conto proprio e senza alzare nessun coro. Al trentacinquesimo finalmente si sistemano tutti a centro curva e cominciano a tifare abbastanza continuamente con discreti battimani. Evidentemente anche la squadra in campo viene stimolata dai cori degli ultras visto che, sul finire della prima frazione e pur ridotta in dieci, accorcia le distanze.

Nel secondo tempo, durante la grandinata, gli ultras rossoblù restano al riparo sotto la curva ospite, ma cessato il rovescio prenderanno posto nuovamente tutti nel settore, tifando costantemente senza fermarsi mai e effettuando anche qualche bel battimani. Alla mezzora bella e fitta sciarpata, poi continueranno a tifare fino alla fine della gara, nonostante il passivo finale.

Dopo il triplice fischio entrambe le squadre vanno a salutare le rispettive tifoserie sotto i propri settori, con i viterbesi che incitano la squadra a tenere duro in vista del ritorno tra otto giorni, senza dimenticare di festeggiare questo importante 3-1 che mette una mezza ipoteca sul passaggio in finale dove, chi vince, troverà l’Alessandria che ha già battuto il Pontedera nel doppio confronto.

Marco Gasparri