La partita di Rionero rappresenta tantissimo dal punto calcistico per Angri, una città e una tifoseria ritornata prepotentemente a sognare dopo la splendida cavalcata della loro compagine nel girone C dell’Eccellenza Campana. Dopo aver regolato la strenua resistenza del San Marzano per la testa della classifica nella stagione regolare, i grigiorossi hanno dovuto dire addio ai sogni di promozione diretta nel modo più bruciante, perdendo la decisiva gara dei playoff ai rigori dopo esser stata in vantaggio di due rigori.

Arduo rimettere assieme i cocci dopo una rovinosa caduta come questa ma la risposta angrese non lascia adito a dubbi: la tifoseria risponde con i fatti alla domanda sottintesa su quanto questa piazza possa volere o meritare la Serie D. Se l’altissima posta in palio possa annientare ogni scrupolo morale per privilegiare la rincorsa dell’obiettivo massimo con ogni mezzo, la Angri ultras si approccia a questo match con un gesto di altissimo valore: prima del fischio d’inizio infatti, una delegazione della tifoseria ospite si reca fin sotto il settore locale per omaggiare con un mazzo di fiori Fabio Tucciariello, il tifoso rionerese morto nel Gennaio 2020 dopo essere stato investito da un auto di tifosi melfitani durante scontri per strada fra le due fazioni.

Alle 16.30 cominciano in contemporanea tre cose: la partita, il tifo e la pioggia. La partita viene vinta facilmente dall’Angri per 3 a 0 che ipoteca così il passaggio del turno. E se la pioggia è per fortuna caduta a fasi alterne, lasciando spazio a qualche schiarita nelle fasi successive, molto più continui e di spessore è stato invece il tifo.

Partendo dai padroni di casa che, dopo tutte le diffide ed i problemi avuti dopo i già citati fatti di Gennaio 2020, sono riusciti a ricompattarsi egregiamente e seppur in un numero inferiore rispetto al passato (ci sono comunque ancora tanti daspo in essere), hanno saputo esprimere un gran bel tifo esponendo, fra le altre cose, anche uno striscione in favore degli Allentati Fasano, oggetto di denunce e daspo in seguito agli episodi avvenuti in Fasano-Nardò di qualche settimana fa.

Bello e particolare anche lo striscione in dialetto “Ngas ca tras”, in italiano “Spingi che entra”, coreografico incitamento alla squadra invitata ad osare per vincere.

Gli ospiti si presentano in grande numero (circa 500) e nonostante la pioggia incessante hanno offerto un sostegno davvero positivo e continuo, in cui non si sono fermati praticamente mai. Mentre alcuni tifosi hanno cercato riparo sotto gli alberi verso l’uscita del settore, gli ultras hanno invece scelto di scaldare l’atmosfera puntando sul corposo uso di torce, così come tra l’altro avvenuto nel settore opposto. Se la partita in campo insomma è stata a senso unico, tanto di capello invece alle due contendenti sugli spalti che hanno dato vita ad un confronto interessante e ricco di spunti.

Testo di Emilio Celotto
Foto di Emilio Celotto e Pier Paolo Sacco