Dopo tre anni torna in scena il derby del quadrilatero tra i grigi ed i gaudenziani in cui, nonostante il lunedì sera lavorativo, è presente un discreto pubblico al Moccagatta. I padroni di casa riempiono la parte centrale della Nord, lasciando pochi vuoti anche ai lati. Sotto la scritta Gradinata Nord Alessandria dipinta nella parte alta, riesco a distinguere varie pezze tra cui Zena, Brigata Spinello, Rasta Kaos ed i bandieroni Supporters Alessandria, Ultras San Rocco e Vecchia Guardia.

Sono poco più di 250 gli ospiti, che raggiungono Alessandria con due pullman più diverse auto e si presentano molto compatti nella parte alta del settore, dietro allo striscione Nuares. Oltre al gruppo portante sono presenti anche altre pezze tra cui Senza Padroni, Settore Erresette e Novara da Sballo. Presente anche un’altra cinquantina di tifosi azzurri che si posizionano piuttosto defilati dagli ultras, di fianco alle pezze Provincia Alcolica e C.D.M.

Il clima è acceso e ancora prima dell’inizio della gara, le due tifoserie si stuzzicano con qualche coro offensivo. Oggi a parlare è la Storia, è il passato, dal momento che la stagione conclusasi a giugno non ha regalato particolari emozioni ai due schieramenti, con i grigi salvi ai play out contro il San Donato Tavarnelle ed i biancoblù eliminati al primo turno dei play-off.

All’ingresso delle squadre in campo, vengono accese da entrambe le parti alcune torce: flash in gradinata nord e torce rosse tra gli ospiti. Il pubblico grigio fa subito capire di essere in aperta contestazione con la società, alzando numerosi cori ostili sia nei confronti della dirigenza dell’Alessandria Calcio in generale, che apertamente diretti al presidente attuale, Enea Benedetto.

Il tifo durante il primo tempo risulta essere molto continuo da ambo le parti. Attorno al 20’ la Gradinata Nord rincara la dose nei confronti della società con gli striscioni: “DIMMI QUANDO PAGHI TI DIRÒ QUANTO GIOCHI”, “SOCIETÀ A DELINQUERE”, “VENDERE SUBITO”; oltre ad altri cori diretti sempre al proprietario del sodalizio piemontese.

Verso inizio secondo tempo, noto in rettilineo la presenza di una quindicina di ragazzi dietro ad alla pezza Mandrogni, che riescono sporadicamente a farsi sentire nonostante non seguano i cori della Nord. Successivamente apprendo dalle pagine social del tifo organizzato grigionero, che il gruppo in questione aveva attuato una forma di protesta in quanto era stato impedito l’accesso ad un ragazzo diversamente abile. Questa seconda frazione scorre con un tifo abbastanza costante da ambo le parti e con la partita che non riesce a schiodarsi dal risultato di 0 a 0.

Attorno al 70’ i tifosi ospiti sfoggiano un bella sciarpata sulle note del coro ‘’Se i tuoi colori sventolo, i brividi mi vengono”. Verso la fine della gara invece, dalla nord di casa viene esposto un altro striscione contro la società che recita: “SOCIETÀ DI PERDABALLE”, che in dialetto locale potrebbe essere tradotto come “Società di incompetenti”, ulteriore segnale che evidenziano quanto stasera, il tifo locale, sia concentrato sulla contestazione alla propria società.

Nel finale salgono i decibel su tutti e due i fronti, con le tifoserie che cercano invano di spingere i propri beniamini verso la vittoria ma il risultato finale resterà a reti bianche. Entrambe le squadre rendono comunque omaggio ai propri ultras con un saluto sotto la curva: è stato comunque un derby ricco di spunti di interesse.

Alan Cacciatore