Se si guardano le date di fondazione di alcuni dei più importanti gruppi della scena ultras ex jugoslava è subito chiaro come gli anni Ottanta siano stati il trampolino di lancio per quest’esperienza che, con molte evoluzioni, è arrivata fino ai giorni nostri. In Montenegro, al tempo parte della repubblica socialista jugoslava, il primo gruppo a vedere la luce è stato quello delle Beštije Kotor, che sopravanzò di alcuni anni anche realtà oggi di primo piano nella scena come i Varvari della Budućnost. Se da una parte è vero che un anno o due di anticipo non cambiano poi granché, dall’altra è giusto riportare le attività pioneristiche che hanno permesso di mettere per primo sulla mappa del mondo ultras la città di Cattaro e i suoi tifosi.

Kotor, o Cattaro, con le sue bocche, è una delle città più belle dell’Adriatico. Ma dietro alle mura, alle chiese e alla fortezza, incastonata fra il mare e le brulle montagne, batte forte il cuore della sua gente quando si parla di sport. Non fatevi ingannare dall’aspetto turistico della città, qui il calcio, ma soprattutto la pallanuoto sono cose serissime, sentite e seguite da tante persone.

Per noi italiani, con la nostra cultura calcio-centrica, è difficile immaginare una storia come quella delle Beštije, perché non nasce sui gradoni di un campo di calcio, ma su quelli vicini all’acqua di una piscina. Infatti, il primo club sostenuto dal gruppo è stato quello del Primorac Kotor, una delle più importanti squadre di pallanuoto d’Europa. Fondata nel 1922, ha recentemente compiuto 100 anni, segnando in maniera indelebile la storia di questo sport nel proprio paese e nel continente. Il punto più alto della sua storia è stato raggiunto nel 2009, quando a Rijeka è riuscita a battere la Pro Recco, un’autentica corazzata in questo sport. Gioca le partite di casa al “Nikša Bućin”, una piscina coperta, che è attiva dal 1984, quando fu inaugurata in uno scontro con gli eterni rivali dello Jadran Herceg Novi.

Il tifo per la squadra di calcio è in qualche modo venuto dopo. Questo ha molte ragioni, fra cui, indubbiamente, anche il minor blasone del Bokelj rispetto al Primorac. In realtà le due squadre hanno un origine comune in quanto il Bokelj, fondato nel 1926, si fonde con la sezione calcistica del Primorac, assumendo in un primo momento il nome di Jugosloven e poi definitivamente di Bokelj, con la fine della seconda guerra mondiale. Lo stadio “Pod Vrmcem” (letteralmente “sotto il Vrmc”, il monte che divide la baia di Cattaro da quella di Tivat) non ha mai visto grandi successi. Negli anni cinquanta raggiunse due volte la competitiva seconda divisione jugoslava, ma retrocesse immediatamente. Solo dopo il 2006, con l’indipendenza del Montenegro la squadra ha disputato campionati di prima divisione.

Per approfondire la storia di questa città e della sua curva abbiamo scambiato alcune parole con uno dei capi ultras delle Beštije, che fin da subito si è dimostrato disponibile e ben contento di parlare del suo gruppo.

Il vostro gruppo è nato nel 1986, puoi raccontarci le prime fasi che hanno portato alla creazione dei Beštije?

Il gruppo Beštije Kotor (Bestie Cattaro) è nato ufficialmente nel 1986, ma alcuni ricordano che il gruppo seguisse le squadra già prima di quell’anno.

Dicci di più…

All’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso, alcuni gruppi di tifosi di Cattaro, sotto l’influenza del nascente movimento ultras in Jugoslavia e nel mondo, si organizzarono localmente e iniziarono ad andare alle partite. I Brooklyn da Dobrota, i Pajseri dalla Stari Grad (la città vecchia) e i Kukuriku City dai New Settlement a Škaljari formarono il nucleo che sarebbe stato conosciuto come Beštije a partire dal 1986.

A cosa si riferisce il nome Beštije

Il nome Beštije fu dato da un grande tifoso del Bokelj e del Primorac, cattarino doc, oggi scomparso, Marko Franović, detto Ojla. L’origine del nome è molto probabilmente legata al film “Beštije” di Živko Nikolić del 1977, girato a Cattaro (che ha nel cast anche l’attore Velimir “Bata” Živojinovic).

C’è stato un motivo particolare per cui il gruppo è nato proprio nel 1986?

L’emergere delle Beštije come un gruppo unico di tifosi è collegato al più grande successo del club di pallanuoto fino a quel momento: ovvero la doppia vittoria del campionato e della coppa nazionale del 1986.

Quindi tutto nasce dalla pallanuoto?

Sì, all’inizio le Bestije erano un gruppo che seguiva solo il Primorac e la pallanuoto, ma in seguito abbiamo iniziato anche a seguire il Bokelj che ha così avuto il nostro sostegno nelle partite sia in casa che in trasferta. All’epoca, oltre ai Varvari di Podgorica, il nostro gruppo era uno dei più forti in Montenegro, dopo di che ha continuato a crescere.

Dal punto di vista politico come siete collocati?

Non siamo politicamente orientati, il nostro gruppo è composto da molteplici orientamenti e nazionalità.

Tornando al rapporto fra calcio e pallanuoto, i tifosi che sostengono le due squadre sono sempre gli stessi?

Il club di pallanuoto è sempre stato un po’ più seguito, perché ci ha regalato tante soddisfazioni e tanti successi negli anni passati. Il calcio in Montenegro è di basso livello, ma nonostante questo ci troverete ovunque si trovino i nostri club. Abbiamo fatto tante belle trasferte, anche in Croazia o in Italia, dove eravamo presenti e il nostro club di pallanuoto ha ottenuto successi storici.

Parlando di amicizie e rivalità?.

Non abbiamo particolari amicizie. Abbiamo una rivalità con tutti gli altri gruppi, ma in particolare con i Galiots di Herceg Novi. Quello fra le nostre due città è proprio un derby.

Ma a Cattaro le persone sostengono il Bokelj e il Primorac o tifano anche per altre squadre?

La gente di Cattaro segue entrambe le squadre allo stesso modo, l’amore per loro è unico. Naturalmente puoi sempre trovare alcune persone che sono fan di altre squadre di calcio, magari più famose.

Parliamo dello stato attuale della scena a Cattaro.

Oggi il momento non è facile perché il nostro gruppo ha subito una forte repressione in seguito ad alcuni scontri durante la partita di calcio della coppa nazionale tra Bokelj e Sutjeska Nikšić. Ci siamo scontrati con i Vojvode, il loro gruppo ultras. E da quel giorno, in seguito all’arresto di molti nostri ragazzi, ci venne proibito di assistere a qualsiasi partita di calcio o pallanuoto in Montenegro.

Un’ultima domanda. Intorno al vostro stadio ci sono anche murales del gruppo che sostiene la nazionale, come sono i rapporti fra voi e loro?

Sì, puoi vedere simboli e murales a sostegno della nazionale poiché il nostro gruppo fa parte dell’Ultra Crna Gora. È l’ombrello che raccoglie tutti gruppi ultras che supportano la nostra squadra nazionale nei diversi sport.

Intervista raccolta da Gianni Galleri