Dopo la pausa invernale, il Novara torna tra le mura amiche per la sfida contro il Pisa. Ad accompagnare il ritorno sul sintetico del Piola c’è una grossa novità: in settimana, infatti, i Nuares (il gruppo ultras della nord piemontese) hanno annunciato il proprio ritorno sulle gradinate, dopo la sospensione del tifo a seguito delle diffide del post Novara-Spal del novembre scorso.

Con la pezza rigorosamente girata al contrario, perché la lotta non si ferma, sono circa un centinaio i novaresi sistemati nei gradoni centrali della curva nord. Carichi e compatti, sono pronti a sostenere la propria causa. Sulla sponda opposta, invece, sono circa 150 i pisani presenti in Piemonte: nessuna rappresentanza dei diversi gruppi della curva toscana. Il perché è spiegato: in concomitanza della partita è stata organizzata una manifestazione contro le diffide piovute dopo gli incidenti in occasione di Pisa-Brescia. Un’intera curva e i club uniti contro la repressione, sempre più forte, che sta attanagliando il mondo ultras locale e italiano.

Dopo il rigoroso minuto di silenzio in memoria della tragedia avvenuta in Abruzzo, momento nel quale i novaresi espongono uno striscione in solidarietà alle vittime, la gara può iniziare.

La partita vede in campo il dominio del Novara senza colpo ferire, la squadra ha recepito la presenza dei propri supporter e prova a ripagare lo sforzo vocale dei suoi, ma la difesa pisana regge bene, mantenendo il punteggio inchiodato sullo 0-0.

Con lo scorrere dei minuti i novaresi fanno sfoggio di tutto il proprio repertorio, dai cori secchi (sicuramente l’arma migliore, visto il numero) ai cori più lunghi, ritmati dai battimani, che riescono a smuovere anche i più freddi annidati nel resto della curva.

La partita, in campo, vive un momento topico: infatti attorno all’ora di gioco, i padroni di casa rimangono in inferiorità numerica. Una decisione per nulla condivisa dal pubblico che riversa tutto il suo dissapore verso la terna arbitrale.

Capito il momento difficile, la Nord mette il piede sull’acceleratore e torna alla carica, spronando i propri allo sforzo per cercare la rete. Lo sforzo vocale dei gaudenziani ottiene l’effetto sperato: il Novara passa meritatamente in vantaggio scatenando tutto il Piola, che esplode in un forte boato per una rete molto importante per il prosieguo della gara.

La partita sembra scritta, i novaresi però capiscono il momento difficile dei propri e chiedono a gran voce l’aiuto del proprio pubblico, che accompagna la gara al suo, a quanto pare, epilogo felice. Ma si sa, la partita finisce al fischio dell’arbitro e proprio sul filo di lana, il Pisa agguanta l’insperato pareggio. Gioia incontenibile per i tifosi nerazzurri che però viene surclassata dalla rabbia dei novaresi, che lamentano a gran voce il fuorigioco non ravvisato dal guardalinee.

La partita si conclude con l’applauso delle due curve alle rispettive compagini; i novaresi hanno visto nella squadra la voglia di andare a vincerla, solo la sfortuna l’ha impedito, mentre i pisani gioiscono per questo punto guadagnato all’ultimo respiro.

Alessio Farinelli.