Firenze. Stadio Comunale delle due strade (o Stadio Gino Bozzi, se preferite). 27 Aprile 2016. Ore 15 (l’orario è, come al solito, assurdo per un giorno infrasettimanale). Si gioca la finale della 50° edizione della Coppa Italia Dilettanti, competizione alla quale partecipano tutte le squadre iscritte al campionato di Eccellenza e che dà diritto, alla squadra vincitrice, di essere promossa direttamente in Serie D.

In passato questo trofeo è stato già vinto da squadre come il Varese (1994), Treviso (1993), Ancona (2011), Casarano (2009), Lodigiani (1983), Savona (1991), Casale (1999), ecc..

Quest’oggi si affrontano, dopo aver superato le varie fasi ad eliminazione a livello regionale e, successivamente, interregionale, il Mazara e la Sanremese.

Entrambe le compagini giungono a questo appuntamento affamate di vittoria, visto che questo potrebbe essere l’ultimo biglietto possibile per andare in serie D. La Sanremese, infatti, nel campionato di Eccellenza della Liguria è arrivata seconda a pari merito con il Magra Azzurri: ci vorrà quindi uno spareggio tra le due squadre per determinare chi potrà partecipare ai playoff. Discorso totalmente diverso, invece, per il Mazara, che nel Girone A del campionato di Eccellenza della Sicilia, si è piazzato all’ottavo posto, e non ha, quindi, nessuna possibilità di partecipare ai playoff.

La vittoria di questo trofeo, in pratica, è fondamentale per entrambe le società e, soprattutto, per entrambe le tifoserie che ambiscono, come è giusto che sia, a calcare palcoscenici un po’ più importanti (passatemi il termine), rispetto a quelli dove sono relegati da qualche anno.

Nel prepartita l’atmosfera risulta piuttosto rilassata e abbastanza amichevole. La tifoseria siciliana, in numero sicuramente maggiore rispetto a quella ligure, viene sistemata in quella che dovrebbe essere la curva dell’impianto sportivo fiorentino. Il settore dedicato alla tifoseria della Sanremese, invece, è nella parte sinistra della tribuna.

Prima del fischio di inizio si registra qualche coro ostile tra le due tifoserie, come i classici “dove sono gli ultrà” e “con le mani quando volete”.

Nel corso della sfida, invece, i sostenitori si limitano al sostegno incessante per i propri calciatori.

La tifoseria del Mazara è rappresentata dalla “Brigata Sudista” e dagli “Ultras”. Accolgono l’ingresso delle squadre in campo con una bella coreografia realizzata grazie all’ausilio di numerosi cartoncini gialli e blu e da un copri curva con il simbolo della squadra.

Nel settore dei tifosi liguri sono presenti i “Cani Sciolti Sanremo” e gli “Irriducibili”. Insieme a loro ci sono alcuni esponenti dell’Albenga, dell’Entella Chiavari e del Legnano, gemellati con i matuziani. Anche loro sono autori di una bella coreografia all’ingresso delle squadre in campo, realizzata con alcune bandierine biancoazzurre, un bel disegno con uno scorcio della città di Sanremo e lo striscione con la scritta “ONORATELA”.

Il sostegno e l’apporto vocale sarà continuo ed incessante da entrambe le tifoserie. Verranno anche utilizzati alcuni fumogeni per colorare ancor di più i propri settori. Sul piano del tifo risulta davvero una gran bella sfida, che vede impegnati entrambi gli schieramenti nel sostegno appassionato dei giocatori in campo.

Sul rettangolo verde la partita è invece caratterizzata da un fortissimo vento che mette, molto spesso, in difficoltà i calciatori. La partita, inizialmente, risulta contratta e combattuta soprattutto nella parte centrale del campo. La sfida di fatto si accende intorno alla mezzora, quando un giocatore della Sanremese riesce ad infilarsi, pericolosamente, nell’area di rigore avversaria e viene atterrato malamente da un difensore del Mazara. Rigore, espulsione e vantaggio della squadra bianco blu.

I siciliani cercano, in qualche modo e nonostante l’inferiorità numerica, di riportare il risultato in parità, ma la Sanremese ribatte colpo su colpo e, in pieno recupero della seconda frazione di gioco, riesce anche a siglare la seconda rete che mette il punto esclamativo finale su questa sfida.

Al triplice fischio la gioia dei sostenitori e dei calciatori biancoazzurri è incontenibile. I giocatori si riversano sotto il settore dei propri Ultras per cantare i cori che hanno ascoltato e che li hanno sostenuti nel corso dell’intera stagione. Sostegno che li ha portati a vincere questo trofeo e a conquistare la conseguente, e tanto agognata, promozione in Serie D.

Da sottolineare il bellissimo gesto, proprio a voler evidenziare anche in questo modo l’importanza della tifoseria per questa squadra, che ha visto i giocatori biancoazzurri consegnare la Coppa appena vinta anche al capo ultras della Sanremese, affinché la sollevasse al cielo insieme a tutti i tifosi matuziani presenti oggi a Firenze.

Testo di Daniele Caroleo.
Foto di Claudio Mandica.