Crediamo da sempre nel confronto che in fondo è l’essenza primaria dell’essere ultras. Ogni coro, ogni coreografia, ogni amicizia o rivalità sono figli di un confronto con l’esterno. E ogni contesto ha il suo tipo di confronto. In un mondo sempre più mediatizzato è importante quantomeno che gli ultras imparino a parlare di sé, non necessariamente con un altro che più che ad ascoltarlo è interessato a strumentalizzarlo, ma per rappresentarsi correttamente all’esterno. Per dimostrare che quello ultras è un aggregato di cuori pulsanti, quando c’è da aiutare gli altri, ma anche di teste pensanti, molto più di quello che il luogo comune che li dipinge solo violenti e ignoranti vorrebbe far credere. Poi chiaramente il fine ultimo e la bellezza dell’essere ultras è sempre nell’azione. Nel contesto stadio e per le strade. Ma parlare di sé prima che lo facciano altri e pure male è importante, forse persino necessario in tempi in cui chiunque, con un abbonamento internet, si sente in diritto di giudicare questo mondo sì contraddittorio ma non di certo povero di valori e idee.
Sabato 2 dicembre, presso il Palafusco di Angri, dibattito aperto sul mondo ultras, dalla repressione ai problemi più interni ai gruppi come il ricambio generazionale passando per l’uso e l’abuso dei social. Con i fautori della serata, si confronteranno con la tifoseria angrese padrone di casa e con i loro ospiti, gli avvocati Giovanni Adami e Emilio Coppola e in nostra rappresentanza Simone Meloni.
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