Raccontare questa gara comporta partire dall’ultima del Potenza giocata in casa contro il Crotone, quando, con un minuto di raccoglimento, s’era ricordata la recente scomparsa dell’avvocato Piervito Bardi, Presidente del Potenza Calcio dal 2001 al 2004. Gli appassionati di mondo ultras e storia del tifo ricorderanno probabilmente lo striscione “Bardi non è il mio presidente”, con cui la tifoseria ad un certo punto rese manifesta la sua netta discordanza di idee rispetto al patron di allora, ma resta comunque uno dei personaggi del recente passato rossoblu e alla fine dei giochi, davanti ad un momento così solenne, la piazza gli riconosce un rispettoso saluto.

Venendo invece alla più stretta attualità, per la sesta giornata del campionato di Serie C, il Potenza è invece ospite dell’Avellino, gara molto interessante che pone di fronte i biancoverdi irpini, alla ricerca di una vittoria che possa dare soprattutto morale, e potentini anche loro alla ricerca di una vittoria, della prima vittoria della stagione per la precisione, dopo ben cinque pareggi consecutivi.

La settimana antecedente la gara è stata invece caratterizzata, in quel di Potenza, da una nuova conferenza stampa voluta dal nuovo patron Macchia in cui, fra le altre cose, sono venute fuori recriminazioni verso la precedente gestione per l’ammontare debitorio che s’è rivelato ben superiore a quanto preventivato. A proposito di presidenti passati e presenti insomma, i patimenti per i tifosi rossoblu sembrano non essere ancora finiti.

Per quanto riguarda i discorsi prettamente di tifo, quest’oggi sono oltre 250 i supporter provenienti dal capoluogo lucano mentre complessivamente, nel sempre suggestivo scenario del Partenio-Lombardi, ci sono circa 3.500 tifosi. Che in un impianto così ampio e dispersivo, o in ragione dei grandi numeri a cui questa tifoseria ci aveva abituato nei suoi periodi migliori, possono sembrare forse pochi. Però al netto del pubblico medio e della sua altalenante emotività o partecipazione, il colpo d’occhio della Curva Sud è sicuramente positivo. Ottimo invece è il tifo sugli spalti, caratterizzato da belle manate, cori continui e sostenuti e da un tocco di colore in più nel settore ospiti dove, fra bandieroni e sciarpate, c’è un maggior risalto cromatico.

In campo finisce con un classico 2 a 0 in favore dei padroni di casa, risultato che rianima la classifica dell’Avellino, riavvicinandolo alla zona playoff, mentre più difficile si fa la situazione del Potenza che si avvicina alla ben meno gratificante zona playout e dovrà per forza di cose, quanto prima, trovare quella vittoria che ancora manca.

Si chiude così quella che potrebbe essere la mia ultima partita al Partenio visto che il lungo iter che dovrebbe portare ad una sua demolizione e alla successiva costruzione del nuovo impianto, sembra sempre più prossimo. Anche se nel paese dove varano persino i decreti chiamandoli “Milleproroghe” mai dire mai.

Pier Paolo Sacco