Non poteva esserci ritorno migliore al PalaTiziano. Il calendario stavolta ha fatto le cose in grande, mettendo di fronte Virtus Roma e Juvecaserta al primo atto di questo torneo. Una rivalità ormai trentennale, sicuramente storica almeno per la tifoseria capitolina. Basta sintonizzarsi su YouTube e vedere il video della finale di Coppa Korac sul finire degli anni ’80, o altri video relativi a questa sfida, per comprendere la rivalità che intercorre tra giallorossi e bianconeri. Devo essere sincero, quando ho cominciato a rimettere piede nei palazzetti mai avrei creduto di poter assistere a questa sfida con entrambe le tifoserie presenti. E invece, nell’epoca dei divieti, questo è accaduto per ben tre volte di seguito. Merito sicuramente di un sistema, quello del basket, poco incline alle interdizioni e che sicuramente ha più interesse, rispetto al calcio, a mantenere i propri tifosi e dare un’immagine sana e succulenta di sé.

Eppure, stavolta sembrava che per i campani non ci fosse nulla da fare, con la vendita dei biglietti interrotta a metà settimana per “motivi di ordine pubblico”. Invece giovedì si è ripreso ad emettere regolarmente i tagliandi, ed alla fine al pubblico ospite sono stati riservati 200 biglietti. Non c’è il calcio in questa domenica romana d’inizio ottobre, e questo ovviamente fa scatenare le fantasie repressive della questura locale. Sono 70 gli steward richiesti a Roma e Lazio ed almeno 10 le camionette poste a presidio del povero PalaTiziano. Neanche il tempo di scendere dal tram che mi sembra di esser sbarcato a Baghdad, dopo una tranquilla camminata per le stradine del centro con la ragazza. Invece è sempre Roma.

Al botteghino c’è una lunga fila, ed a comporla sono quasi ed esclusivamente casertani. Il bello del basket. Biglietti non nominativi, possibilità di acquistarli il giorno della partita e trasferte quasi sempre libere. Vai a parlare ai presidenti della pallacanestro di divieti e biglietti nominativi. Penso ti tirerebbero dietro qualcosa.

Anche io devo aspettare che si smaltisca la coda creata da fotografi e giornalisti per ritirare il mio accredito ed entrare nel piccolo impianto che, seppur vituperato e sminuito da molti, per me resta un punto di riferimento quasi ossessivo. Il colpo d’occhio è buono, ma non si registra il tutto esaurito, e resta sempre il fatto che la presenza ospite, non solo nel settore ma anche sparsa nelle tribune, è davvero massiccia.
Mancano pochi minuti alla palla a due e posso riscaldare i motori della mia macchinetta mettendo a fuoco il grosso del tifo campano, posto in Galleria, e gli ultras di casa. Sistemati sullo striscione ROMA MLCX, creano un bel quadrato che sin da subito si fa sentire scambiando reciproche invettive con i dirimpettai. La loro prestazione oggi sarà davvero buona, chiaro segno che hanno ricominciato laddove avevano finito. Tanta voglia di dar vita alla Curva Ancilotto ed animare un pubblico che, lo ripeterò fino alla nausea, a volte rischia davvero di essere una zavorra più che il sesto uomo in campo.
Sui casertani mi sento di dare un giudizio abbastanza lineare. E’ chiaro che i tempi dell’Inferno sono lontani anni luce. Altrettanto chiaro che di mezzo ci sono mille motivazioni, tra le quale un movimento ultras profondamente cambiato e soffocato da repressione e mode. I ragazzi che attualmente hanno preso in mano le redini della curva bianconera stanno facendo un buon lavoro ed hanno riportato a Caserta vitalità ed anche un pizzico di stile nel vivere la balaustra. Il fattore che emerge, loro discapito, è un po’ parallelo a quello dei rivali romani. Le tante persone portate dietro non sono sinonimo di qualità, così la sessantina si ultras si ritrova spesso a predicare nel deserto, tifando con un contorno di persone poco avvezze al sostegno. Da amante del tifo cestistico e delle sue tifoserie storiche io spero sempre che tutti riescano a crescere, magari anche solo avvicinandosi ai fasti di un tempo.
In campo la partita è piacevole, ma la Virtus impone sin da subito un ritmo differente, aiutata anche da un paio di assenze pesanti nel roster della Juvecaserta. Così alla fine sono i padroni di casa a conquistare i primi due punti del campionato, andando a raccogliere l’abbraccio di una curva che, come detto, oggi ha veramente ben impressionato, dando una bella idea di compattezza ed unità d’intenti.
Resto ancora qualche minuto ad osservare le schermaglie dialettiche tra le opposte fazioni e poi anche io mi avvio verso l’uscita. Anche se dal clima non si direbbe, l’estate sta finendo (e un anno se ne va) ed il buio è calato su Roma da ormai un paio d’ore. Riprendo il tram con la tipica sensazione del dopo-basket. Quella di chi sa che si possono ancora vivere determinati eventi senza patemi d’animo, carte ministeriali e controlli asfissianti. Bentornato campionato!

Simone Meloni

 

 

http://youtu.be/4s5dtnpfydM

 

http://youtu.be/w2oXt5zf8KU