Bisceglie, 2 Giugno, va in scena la gara di ritorno della semifinale dei playoff nazionali di Eccellenza. L’andata terminata con un pirotecnico 3-3 fa da preludio a questa giornata dalla posta in palio altissima, in cui ci si gioca il passaggio in finale e la concreta possibilità di accedere alla categoria superiore.

Un, almeno per me, inedito Bisceglie-Vigor Lamezia, non può che incuriosirmi. Torno nella bella cittadina del nord barese dopo il derbissimo con il Molfetta. Non c’è il pienone come in quell’occasione, ma la presenza sugli spalti è comunque degna di nota. Il tempo però non promette nulla di buono, visto che il bellissimo sole del mattino ha ceduto il passo ad un pomeriggio caratterizzato da nubi minacciose, che risparmiano dall’afa ma lasciano tutti con nell’incertezza di forti rovesci. Lampi e tuoni che si susseguono dall’inizio della partita, restano fortunatamente una mera minaccia e, a parte una leggera e piacevole pioggia che stempera la calura, tutto fila liscio.

Sugli spalti si ritrovano contrapposte due tifoserie che ne hanno viste di tutti i colori, due piazze con storia e tradizione che nonostante le vicissitudini, hanno risposto presente, come d’altronde nella partita di andata.

Dopo lo scioglimento in questi giorni degli Ultras Bisceglie, il loro settore vuoto restituisce una sensazione davvero surreale. Dispiace sempre quando un gruppo organizzato cessa di esistere, a maggior ragione nel loro caso, avendoli visti diverse volte all’opera e ricavandone un grandissimo senso di appartenenza, oltre a un tifo sempre bello e piacevole, tanto da vedere quanto da sentire. L’onere di portare avanti il discorso spetta alla Gradinata, imperniata attorno ai gruppi Quelli della Gradinata Bisceglie ’22 e Bisceglie XV maggio 1913. Quest’oggi si compattano molto bene centralmente, buone le manate e belli i bandieroni. Il loro tifo risulta sempre costante per tutti i novanta minuti, anche quando ormai per il Bisceglie l’eliminazione sembra a una manciata di secondi dal realizzarsi: loro invece continuano a crederci, sostenendo sempre e comunque gli undici in campo, venendo poi premiati all’ultimo secondo degli otto minuti di recupero da un goal che fa letteralmente impazzire lo stadio.

I tifosi ospiti da Lamezia, arrivano in numero davvero importante. Occupano tutto il settore e lo colorano con bandierine biancoverdi, creando un bellissimo effetto cromatico e uno splendido colpo d’occhio.

Anche loro sono autori di un tifo che non si ferma mai, nemmeno per un secondo, senza nessun tamburo a dettare il ritmo che non è poi mai facile. Molto belle le manate in un settore scomodo logisticamente, lontano e stretto, dove non è mai stato facile per nessuno esprimersi al meglio. Tanti fumogeni accesi e alcune bombe, a fine gara l’incredibile risvolto li vede sconfitti e sconsolati, a condividere e tentare di curare le ferite con la squadra, recatasi a ringraziarli comunque per il sostegno ricevuto. L’ennesimo boccone amaro per quesa piazza che da anni è costretta a digerirne tanti. Anche se sono le sconfitte a forgiare lo spirito, sarebbe anche ora che la fortuna ripaghi con qualche sorriso, con qualche vittoria.

C.O.