Per questa domenica la mia scelta sulla gara da seguire, ricade su una sfida molto affascinante soprattutto sugli spalti: quella fra Brindisi e Avellino, due tifoserie importanti e di gran peso, purtroppo relegate in serie C. Una categoria poco consona al loro spessore, considerando che tra serie A e serie B sono presenti squadre, città e tifoserie non di certo all’altezza di queste piazze o capaci di portare i loro numeri, specie in trasferta.

Il tempo non è dei migliori, con una pioggia a tratti che fa da contorno al match con calcio di inizio alle 18:30 di domenica, una scelta logisticamente non semplice, specie per chi arriva da lontano.

Partendo dal settore ospiti, sono circa 400 i tifosi irpini giunti in Puglia che entrano in blocco, a ridosso del calcio d’inizio, restituendo ulteriore impatto al loro ingresso in scena attraverso il lancio di fumogeni in campo. Davvero tutto bello e quando si compattano, riescono ad offrire un grande prestazione per tutti i novanta minuti. Aiutati da una grande prestazione in campo, il loro tifo è possente, incentrato su manate molto fitte e bandieroni al vento, nonostante la pioggia fitta. Davvero in grande spolvero, anche per la compattezza che riescono a mantenere. Complimenti ai lupi!

Per quanto riguarda il settore di casa, la si può circostanziare partendo dall’ennesima prestazione in campo della squadra davvero pessima: a dispetto di ciò, la Curva Sud vince comunque la sua gara, non smettendo mai d’incitare e onorare la città, spendendosi in manate a profusione, cori a ripetere molto possenti, anche sotto di quattro goal o sotto la pioggia torrenziale. Invitano a più riprese la squadra a tirare fuori gli attributi, convinti di non meritare i bassifondi della classifica di questa C da poco conquistata e che nessuno vuol perdere altrettanto presto.

Da segnalare cori offensivi tra le due tifoserie, a mettere ulteriore pepe fra loro: ci sta, il bello del tifo è anche questo, esattamente quello che a monte qualcuno cerca di censurare.

Catello Onina