Da inizio stagione lo stadio Franco Fanuzzi di Brindisi si trascina problemi legati alla sua agibilità, dapprima con l’indisponibilità totale dell’impianto per via dei lavori di ristrutturazione, fino ad oggi in cui la sua capienza risulta ancora limitata, arrecando non pochi disagi durante le fasi di prevendita dei tagliandi. In aggiunta a questa situazione disagevole, bisogna fare i conti quest’oggi con il divieto di trasferta imposto ai sostenitori Etnei, chiamando di conseguenza la Curva Sud di casa, suo malgrado, ad un monologo senza confronto sugli spalti.

Ad ogni buon conto, lo stato di forma dei ragazzi della Sud Michele Stasi in questo inizio di campionato di serie C, dopo oltre trent’anni di assenza, è sicuramente positivo e continua a dare i suoi frutti a livello di coinvolgimento e aggregazione, richiamando anche la provincia come non avveniva dai bei tempi, quando il Brindisi targato Francioso-Corona, faceva vivere stagioni da protagonisti. Tutto ciò anche considerata la non di certo sottovalutabile posizione in classifica che è fin qui a dir poco deficitaria e non corrispondente a quelle che erano le prospettive iniziali.

In questo recupero del 1° Novembre, le temperature iniziano a non essere più così clementi come qualche settimana fa, ma nonostante ciò, già durante le fasi di riscaldamento delle squadre, i sostenitori biancazzurri offrono dei cori a ripetere per scaldare le ugole e lasciandosi andare poi a un incitamento costante che a tratti coinvolge tutto lo stadio.

La squadra in campo, per l’ennesima volta, non li premia di certo con una bella prestazione, cedendo il passo ad un Catania molto più concreto sotto porta. Belle fitte le manate, logica conseguenza della parte centrale molto compatta, non manca l’accensione di diverse torce durante la partita, anche se lasciate consumare clandestinamente tra le gambe dei presenti. A fine partita squadra chiamata a rapporto sotto il settore e duramente contestata per lo scarso impegno.

Catello Onina