Debutto amaro per il Brindisi nella Poule Scudetto della serie D. Con pochi allenamenti sulle gambe e ancora inebriati dai festeggiamenti per la promozione in terza serie dopo 33 anni, conquistata pochi giorni prima nello spareggio contro la Cavese, i ragazzi di Ciro Danucci cadono al Fanuzzi cedendo il passo al Catania.

Il pubblico presente sugli spalti non delude invece affatto le aspettative iniziali, nonostante si giochi di mercoledì pomeriggio, in una giornata soleggiata tipicamente estiva. Da Catania sono circa 150 gli ultras a giungere a Brindisi, numeri non di poco conto considerando la distanza, il giorno infrasettimanale e l’orario pomeridiano a dir poco scomodo.

Settore ospiti piuttosto caldo già nel prepartita, dove gli ultras prendono posto nella parte centrale creando un bel colpo d’occhio, posizionandosi in maniera compatta alle spalle delle proprie pezze e dei tanti stendardi sempre in bella mostra. Ad inizio partita sventolio di bandiere e qualche torcia accesa che colora il settore durante l’ingresso in campo delle squadre. Con gli etnei che in campo, nella prima parte di gara, non regalano particolari emozioni passando per di più in svantaggio, sugli spalti i suoi tifosi offrono davvero una prestazione non indifferente. L’uso del tamburo riuscirà a coordinare bene ogni singolo battimani, che nel complesso creeranno sempre un efficace impatto visivo, tale da coinvolgere ogni volta per intero tutto il blocco degli ultras.

Dall’altra parte invece, la Curva Sud Michele Stasi, dove di solito prende posto il tifo più caldo brindisino, presenterà pochissimi vuoti. Ottimo il tifo durante tutto l’arco della gara, con i bandieroni sempre particolarmente attivi nel colorare il settore, con battimani e cori secchi a farla da padrone. Un ambiente ancora carico dall’importante promozione in serie C ed una squadra che quest’anno, con le sue prestazioni, sta cercando di ripagare il suo pubblico dopo tutte le sofferenze degli anni passati.

Al termine della gara, sconfitta non proprio meritata per i padroni di casa, ma poco importa perché subito dopo il triplice fischio finale, è continuata la festa promozione. Totale indifferenza tra le due tifoserie.

Catello Onina