Lo stadio Franco Fanuzzi di Brindisi per una giornata finalmente può tenere spenti i riflettori, grazie al ritorno della classica partita di domenica pomeriggio. Seppur le 14.00 potrebbero sembrare scomode per chi è abituato ai tradizionali pranzi domenicali prima di recarsi allo stadio, è comunque preferibile assistere ad una partita di serie C con la luce solare, evento purtroppo diventato anche in questa categoria più unico che raro.

Che questo campionato sarebbe stato abbastanza impegnativo per il calcio brindisino lo si immaginava già ad inizio stagione. Le prime difficoltà si sono palesate la scorsa estate durante le fasi di iscrizione al campionato, con tutto l’iter che ne è conseguito sulla vicenda “adeguamento” stadio. Di sicuro però, dopo una stagione entusiasmante come quella passata, nessuno si aspettava di sentir parlare persino di un possibile fallimento, addirittura già a metà del campionato in corso.

Nonostante una stagione deludente comunque, i sostenitori brindisini sinora non hanno fatto mai mancare il proprio sostegno alla cara e amata maglia. Presenti sempre, sia in casa che in trasferta, hanno optato per sostenere la squadra piuttosto che contestare, ma nei giorni antecedenti a questa gara, in città sono stati esposti degli striscioni eloquenti per invitare l’attuale società a lasciare il passo quanto prima a nuovi acquirenti, nella speranza di salvare la categoria.

Sulla stessa tematica l’unico striscione che campeggia quest’oggi in Curva Sud, che si presenta come di consuetudine molto compatta nel solito blocco centrale occupato dagli ultras. Il loro tifo perdura per tutti i novanta minuti, praticamente senza mai fermarsi, con cori classici di cui alcuni molto prolungati ed altri a ripetere, accompagnati dall’immancabile ritmo del tamburo. Offrono anche delle buone manate. Peccato per loro che dopo essere passati in vantaggio subiscano la rimonta della squadra pontina: a quel punto il loro spartito è ovviamente cambiato, lasciando spazio a cori di disapprovazione nei confronti della società, condivisi anche dal resto dello stadio.

Ottima la presenza da Latina, con una quarantina di sostenitori a presenziare nel settore ospite, disposti in maniera coesa dietro l’unica sigla “Latina”. Belli compatti, si fanno sentire principalmente con cori secchi e battimani, intervallati da qualche pausa. Una presenza ultras di tutto rispetto, gratificata dall’ottima prova della squadra, uscita vittoriosa al termine dei novanta minuti dopo aver ribaltato l’iniziale svantaggio e capace di strappare tre punti preziosi per la classifica.

Amarezza invece per i locali, che sprofondano sempre più nei bassifondi della classifica, oltre alle già citate difficolta societarie. La speranza è che venga trovata una soluzione al più presto: sarebbe un dramma per Brindisi dover affrontare un ennesimo fallimento. Non lo merita la storia sportiva del club, non lo meritano i suoi fedeli tifosi.

Catello Onina