Al termine di una settimana piuttosto intensa, dove si è susseguito il primo cambio di allenatore sulla panchina degli Ionici in virtù della brutta sconfitta di Catanzaro che ha alimentato non poche polemiche, finalmente si ritorna a parlare di calcio giocato.
Taranto-Fondi non è di certo uno degli incontri più attesi di questa stagione, a tal punto che gran parte del pubblico delle grandi occasioni preferisce prendersi una domenica di pausa in attesa di incontri migliori ma soprattutto di un Taranto meno arrendevole e più combattivo.
Da sempre sono schierato dalla parte di quelli “Al di là del risultato” quindi mi riesce difficile giustificare questa categoria di sostenitori, ma alla fine si sa, molti diventano tifosi in seguito ai risultati positivi e per questo motivo troppo facile seguire e sostenere una squadra che percorre un bel campionato. Essere sostenitore si, ma dei propri colori e mai dei risultati.
Dopo questa piccola parentesi dovuta, allo Iacovone, per questa prima gara casalinga del Taranto alle ore 16.30 (visto che finora si era sempre giocato di sera), ospiti assenti nonostante alcun divieto, ma risaputa è ormai la protesta degli ultras della squadra Laziale contro la società, non essendo quest’ultima la detentrice del titolo calcistico originale che rappresenta la città.
I gruppi della Curva Nord rispondono come sempre presente, raggruppandosi sotto svariate “pezze” che riportano chiari slogan contro la repressione vedi tessera e art. 9.
Durante la prima parte di gara il tifo è su buoni livelli, senza risparmiare cori nei confronti delle forze dell’ordine, in aggiunta ai quali da riportare quelli di disapprovazione nei confronti del calcio moderno e di chi vieta di seguirlo.
La coordinazione dei cori è piuttosto compatta anche se eseguita senza quegli strumenti basilari per fare tifo come megafoni e tamburi; mantenere una condizione duratura durante un coro costa facilmente il fattore “voce” a chi nonostante tutto si sgola per organizzare il tifo.
Durante il secondo tempo la spinta della curva stenta a decollare, a causa anche del rapido gol dello svantaggio e di una prestazione poco combattiva della squadra di casa.
Subita infine la beffa dello 0-2, i fischi da parte di tutto lo stadio sono stati un palese pensiero per tutti gli atleti in seguito allo spettacolo mostrato e soprattutto alo scarso impegno mostrato nella ripresa.
Fabio Mitidieri