C’è una famosa battuta di Pieraccioni nel film “I laureati” che recita: “i giorni indimenticabili nella vita di un uomo sono cinque o sei, il resto fa volume”.

Se dovessimo parafrasare questa affermazione nel mondo del calcio, e nello specifico quest’oggi alla tifoseria rifredina, potremmo certamente dire che calzi a pennello.

In che altro modo si può definire la vittoria di un campionato di Seconda categoria Toscana allo spareggio?

Ma prima di parlare della partita odierna è necessario fare un passo indietro.

A Rifredi, noto quartiere fiorentino, nel 2013 vengono creati due gruppi di ragazzi al seguito delle giovanili: il primo sono i Rude Boyz, a sostegno della juniores. L’altro gruppo, gli Hooligans Rifredi, seguono gli allievi.

Emblematiche sono due situazioni a riguardo: la prima relativa al mutamento del modo di vivere lo stadio, che proprio in quegli anni, tra la nascita della Tessera del Tifoso e le restrizioni sempre più pressanti, ha visto nascere tante realtà locali (di quartiere o di paese), dove poter tifare più liberamente, senza perquisizioni da narcotrafficanti o divieti al limite del grottesco.

La seconda è come molti ragazzi siano partiti dal proprio quartiere, per incominciare a sventolare una bandiera, suonare un tamburo o accendere una torcia.

Se inizialmente l’età di chi seguiva le sorti delle due formazioni era la stessa di chi giocava, crescendo i due gruppi si sono fusi, unendo le proprie forze a sostegno della prima squadra.

Essere ancora in vita, a distanza di undici anni da quell’inizio, può certamente essere considerato un ottimo risultato. Esserlo in un buon numero per la categoria (30/40 presenze fisse per un campionato di Seconda) ancor più.

Chissà se quei ragazzi, che come dei pionieri iniziarono a seguire i propri amici, avrebbero mai immaginato di fare tutto questo percorso: di gemellarsi con gli ultras greci dell’Ilsiakos, squadra di un quartiere di Atene, militante in quella che sarebbe la nostra serie C; di ritrovarsi a giocare uno spareggio per salire in Prima categoria a Montelupo Fiorentino (bellissima la scelta di partire in treno, saranno alla fine un centinaio gli ultras gialloblu saliti sul convoglio); di non dormire per una settimana in vista di questa giornata, nella speranza di conquistare una categoria mai raggiunta prima.

Ed in relazione all’aspetto sportivo non si può non fare un accenno al percorso del campionato del sodalizio fiorentino, che ha avuto dell’incredibile e merita di essere raccontato.

Partiti per salvarsi tranquillamente, essendo una matricola, la squadra si è ritrovata fin dall’inizio in zona playoff. Un’ottima posizione considerato che la promozione diretta sembrava ormai in mano al Daytona (squadra che non ha gruppi organizzati al seguito); quest’ultima formazione però è crollata incredibilmente nell’ultimo mese, incappando in ben quattro sconfitte consecutive e permettendo alle inseguitrici un clamoroso recupero.

Prima dell’ultima giornata la classifica vedeva addirittura tre squadre in testa. La situazione è rimasta intatta anche dopo gli ultimi novanta minuti, dove ognuna aveva raccolto ulteriori tre punti. Calcolatrice alla mano è toccato ricorrere alla classifica avulsa: perfetta parità anche negli scontri diretti.

A quel punto, il regolamento ha preso in considerazione la differenza reti relativa agli scontri diretti stessi, lasciando fuori una delle tre squadre e decretando appunto lo spareggio tra Daytona e Virtus Rifredi.

Ed a vincere la partita cruciale è proprio la squadra fiorentina, per di più ai supplementari con la rete decisiva del tre a due segnata grazie ad una splendida semirovesciata, dopo un’altalena di emozioni infinite.

Un qualcosa che rimarrà per sempre nella mente di ogni tifoso gialloblu.

In chi tra anni, ad una cena al circolo o davanti ad una birra potrà dire: “ma ti ricordi quel giorno a Montelupo?”

È la vittoria di un quartiere.

La vittoria di Massimiliano, storica figura societaria scomparsa troppo presto in un tragico incidente stradale, di “Mauro il biondo”, personaggio folkloristico della tifoseria gialloblu, anche lui mancato e raffigurato da un bandierone.

La vittoria dei Rude Boyz, che non hanno smesso un secondo di incitare la squadra, nonostante la tensione della partita fosse palpabile.

La vittoria di tanti ragazzi (molti giovanissimi) che probabilmente per la prima volta hanno preso un treno per una trasferta e da oggi magari si innamoreranno di questo stile di vita.

La vittoria di una società che si è rimboccata le maniche dopo che un”personaggio” aveva portato via la matricola Figc, ripartendo da zero ed orgogliosa di avere un gruppo ultras al seguito (quante volte invece accade a questi livelli che le società storcano la bocca di fronte alla presenza di chi vorrebbe tifare?).

Già, diciamocelo francamente: non ci fossero stati gli ultras oggi sarebbe stato un semplice spareggio per accedere in prima categoria.

Certamente importante, ma sarebbe finita lì.

Ha vinto Rifredi, hanno vinto i Rude Boyz.

Un quartiere è salito in paradiso.

E nessuno ha intenzione di scendere.

Matteo Biondi
Foto di Stefano Fiumalbi