Sotto una pioggia incessante, la Rocchese ottiene una vittoria in campo contro il Torella dei Lombardi, supportata da un gruppo di Ultras che dimostra di meritare una categoria di gran lunga superiore a quella attuale. E a cui si stanno avvicinando a piccoli passi dopo l’exploit odierno della semifinale.

Fin dal primo incontro in cui li avevo visti all’opera, durante la sfida contro l’Atletico Nuceria, mi avevano impressionato per la performance e l’entusiasmo che trasuda dalle gesta dei tifosi, che oggi confermano appieno la loro valenza. Il match ha inizio con una coreografia di fumogeni che avvolge l’intero settore locale, dando il benvenuto alla squadra in campo. Un suggestivo momento reso possibile da una tregua concessa dalla pioggia.

Gli ultras si presentano in maniera omogenea nei colori e disposti in modo compatto dietro le pezze esposte. La partita, combattuta anche dalle squadre in campo, è stata calorosamente supportata con un ritmo incalzante di tamburi e battimani e un bel susseguirsi di cori.

I sostenitori ospiti affollano ugualmente compatti e degnamente numerosi il proprio settore, brandendo bandiere e accogliendo la squadra in campo con un imponente copricurva motivazionale esibito nei primi istanti della partita, accompagnato da fumogeni. Si faranno notare per l’intera durata della gara, senza veri e propri cori ma principalmente attraverso tamburi, canti di incitamento e l’uso di trombe da stadio. Nonostante l’assenza di un vero e proprio gruppo ultras organizzato, hanno comunque dimostrato il loro attaccamento alla squadra con un tifo sporadico ma dignitoso.

Al termine della partita, belle celebrazioni sul terreno di gioco, che ha visto l’esultanza dei vincitori e la squadra ospite particolarmente commossa dal dispiacere, ad ogni modo entrambe accolte calorosamente dai propri sostenitori.

Qualche “scaramuccia” finale tra le tifoserie, comunque contenuta, che ha alterato un po’ lo spirito di festa.

Imma Borrelli