Semifinale dei playoff nazionali di Eccellenza, dopo la netta sconfitta dell’andata al “De Simone” di Siracusa, all’Ercolanese serve un’impresa per ribaltare il 3-0 siciliano, che chiaramente gli ospiti devono e possono preservare con il giusto approccio mentale, senza prendere alla leggera l’avversario. A onorare la sfida e chiamare tutti al massimo impegno, ci pensano i ragazzi della “Curva Anna”, che portano alle falde del Vesuvio una presenza davvero importante in termini numerici e ancor più sotto il profilo qualitativo e del colore. A inizio gara infatti, realizzano una coreografia semplice ma di grande impatto e perfettamente riuscita con bandiere bianche e azzurre divise in quattro bande verticali alternate, incorniciate in basso dallo striscione “Sopravvento biancazzurro”. Presenti al loro fianco i fratelli della vicina Castellammare di Stabia, presenza quasi scontata per quanto importante e sentito è il legame fra queste due piazze.

Meritevole è anche la prova degli ultras dell’Ercolanese, che confermano il loro percorso di crescita e si raccolgono compatti in un angolo della gradinata, dietro le insegne della “Gradinata Est”. Meno articolato ma pur sempre bello il colore che offrono loro ad inizio gara, con bandierine più piccole di colore granata, bandieroni più grandi, fumogeni e uno striscione il cui senso primario è l’invito alla lotta alla propria squadra, invocata a crederci fino alla fine e nonostante tutto.

I padroni di casa riusciranno persino a passare abbastanza presto in vantaggio, già al 17esimo, alimentando le speranze del proprio pubblico ma poi il pareggio siracusano verso la fine del primo tempo, costituirà un certo contraccolpo psicologico dal quale l’Ercolanese non riesce a riprendersi. Cerca più volte di rimettere in discussione la qualificazione ma poi molla quasi definitivamente dal punto di vista mentale anche a causa dell’1-2 avversario. Siracusa dunque in finale, il ritorno in D è davvero ora solo a un passo. Crederci è d’obbligo.

Foto di Davide Gallo