Son circa una decina di anni che Fano e L’Aquila non si incontrano, entrambe tifoserie storiche che meritano sicuramente palcoscenici ben diversi dal girone F di Serie D, per quanto quest’anno, quanto meno, risulti pieno di piazze e squadre di spessore a mitigare in parte l’amarezza del dilettantismo.

È una domenica un po’ da mezza stagione, il freddo piano piano sta arrivando anche se i numeri sono più o meno sempre gli stessi, seicento persone circa, tra cui una quarantina di aquilani.

I “Red Blue Eagles” si presentano molto compatti, creano un quadrato al centro del settore, sventolano due bei bandieroni e qualche bandierina più piccola raffigurante lo stemma dell’Aquila Calcio e la scritta “La squadra della gente” (nella stagione 2019-2020 i tifosi crearono infatti un trust, per sostenere economicamente la squadra e scongiurare così l’ennesimo fallimento societario). Spiccano due drappi tenuti in mano, uno per i diffidati e uno “appartenenza e identità” con un quadrato al centro.

Anche lo zoccolo duro della tifoseria fanese risponde come al solito presente, e sopra ai drappi “Ultras Fano”, “Panthers Fano” e “Bronco sempre con noi”, colorano e animano la curva con bandieroni e bandierine, supportando l’Alma per tutti i novanta minuti, ovviamente senza far mancare i cori per i diffidati e il ricordo degli ultras scomparsi.

Purtroppo, per come si è sempre stati abituati e per come i miei occhi da bambino ricordano, il “Mancini” rimane molto vuoto, complice, dal mio punto di vista, una società sempre più assente (“A.A.A. Cercasi Società” recita uno striscione della Curva), continue proroghe sul rifacimento della gradinata inagibile da anni e, per non farsi mancare nulla, scarsa e sopratutto sbagliata programmazione estiva, questioni che sicuramente non attirano il “contorno”, se non occasionalmente in partite più sentite.

Come al solito l’unica nota positiva sono gli ultras con il loro continuo tentativo di creare un clima di festa con la voglia di cantare oltre al risultato, finché “Panthers Fano” e “Ultras Fano” saranno su quei grigi gradoni, quanto meno si può dire che c’è chi custodisce la fiamma della passione in attesa che scoppi di nuovo la passione come un incendio dirompente.

La partita finisce 1-2 per gli ospiti, con non poche polemiche, ma con entrambe le squadre sotto i propri tifosi a prendere applausi per il loro impegno e per caricarsi in vista delle prossime giornate.

Testo di Alessandro Barbini
Foto di Tommaso Giancarli