A distanza di due settimane dal pareggio beffa di Coppa Italia, maturato in pieno recupero e contestuale sconfitta ai calci di rigore, il Fasano ospita nuovamente il Casarano nel posticipo serale di campionato concomitante alla festività di Ognissanti.

L’imbattibilità dei padroni casa, unica formazione del raggruppamento H a non avere subito l’onta di una sconfitta, sarà messa a dura prova dalla formazione ospite, allestita per competere al vertice e tentare di vincere il campionato, prova ne sia l’ingaggio di mister Giuseppe Laterza, fasanese di origine e che tante fortune ha fatto nella sua terra natia, vittorioso di vari campionati e capace di riportare in ultimo il Taranto nei campionati professionisti, sbarcato in Salento assieme a diversi calciatori con un passato importante nei professionisti, Leonardo Perez e Nicola Citro su tutti.

La tifoseria fasanese è conscia che anche in questa stagione l’obbiettivo principale resta la salvezza quanto prima e la valorizzazione dei giovani in rosa, poi sognare non costa nulla e tutto quello che viene è guadagnato. Prima della partita, il giro di campo di Beppe Zarbano, vecchia gloria del calcio fasanese, protagonista della cavalcata trionfale terminata con la prima storica promozione in C2 nella stagione 87/88, riporta la mente dei più attempati agli antichi fasti.

I supporter casaranesi, impossibilitati a seguire la loro squadra in non più di 200 unità (anche se ad occhio e croce sembrano almeno 300), a causa delle restrizioni sul numero massimo di biglietti ormai all’ordine del giorno, vengono accolti dai fischi dell’intero stadio, visto che tra le due tifoserie non corre buon sangue.

Pronti via ed in cinque minuti al Casarano viene annullato un goal prima di passare in vantaggio, manco a dirlo, con uno dei suoi uomini migliori, ossia Leonardo Perez, il quale approfitta di una corta respinta del portiere di casa Roman Lazar, classe 2004 e manda in visibilio i propri tifosi con in quali condivide la propria gioia sotto il settore a loro dedicato.

Il risultato e un predominio territoriale ad opera dei salentini, fa sì che gli stessi si esprimano a livelli eccelsi, con i padroni di casa ad inseguire, non solo sul campo, ma che si difendono ottimamente con numerosi battimani e cori a favore della squadra e contro il Martina, formazione che sarà ospitata nella prossima gara in casa per un sentitissimo derby.

Il primo tempo si conclude con il Casarano padrone del campo e vicino più volte al raddoppio e con il Fasano sempre sulla difensiva, che rintuzza gli attacchi con non poche difficoltà.

La ripresa parte con gli ospiti che arretrano il loro baricentro ed i padroni di casa che guadagnano sempre più metri guadagnando una superiorità sul campo che resta però sterile. Le due tifoserie continuano, di contro, nel loro incessante tifo con i fasanesi atti a ricordare Skrondo, ultras scomparso nel 2008 appartenente agli Ingrifati Perugia, gruppo notoriamente amico degli Allentati Fasano.

La gara si avvicina alla fine con l’immutato risultato di 0-1, quando l’arbitro indica sei minuti di recupero, indispettendo l’addetto alla lavagnetta luminosa, dirigente di casa, al quale sembrano irrisori e che in tutta risposta si guadagna l’espulsione.

Viene corretto in conseguenza di ciò il recupero che diventa adesso di sette minuti oltre il novantesimo ed è proprio al novantasettesimo che Lucas Idoyaga, con una punizione dal limite, manda la palla all’incrocio nell’ultima azione disponibile, tant’è che il gioco non riprenderà più, esattamente come quindici giorni fa in coppa Italia, quando le esultanze però, furono a parti inverse.

Le squadre sostano sotto il settore dei loro tifosi a fine gara, raccogliendo gli applausi, meritati, in una gara che ha regalato tantissime emozioni, è proprio il caso di dirlo, fino all’ultimo secondo.

Catello Onina