Quando mi accingo ad entrare in uno stadio, istintivamente guardo i posti vuoti e mi pongo la domanda: “Perchè la gente non viene allo stadio?”

È quello che mi chiederò anche oggi, al Vito Curlo di Fasano, luogo in cui si incontreranno Us Città di Fasano e Gelbison Cilento.

Le risposte chiaramente non riuscirò a darmele in così poco tempo, sia perché entreremmo in vortici di discorsi e motivazioni infinite, e sia perché quando vedrò lo striscione “Vallo Della Lucania” sistemato nel settore ospiti di Fasano, mi preoccuperò di emozionarmi per un semplice motivo: c’è qualcuno che porta (ancora) in giro il nome della propria città, della propria comunità e ama i propri colori! 

Nulla di scontato ormai in questo momento duro per tutti, in questo periodo in cui parlare è diventato difficile, esporsi è diventato rischioso, ed esserci ha un valore sempre più importante.

Ultras o non Ultras, se ci sei ancora, hai già dato un segnale.

D’altro canto la comunità di Fasano porta avanti questa idea da tempo, non facendo mai mancare i colori della squadra in ogni città ed in ogni stadio. E nemmeno oggi si asterrà dal farlo a casa sua. 

La tribuna ha le facce di chi ama questa squadra, da tempo. Qualche ragazzino sta crescendo con questi colori, qualcun’altro ha i capelli bianchi e ricorda le gesta di ogni giocatore che ha calcato questo campo; in settimana è morto Nannino Lomartire, fasanese ed ex calciatore del Fasano, e per Nannino, figlio dei campi di terra, la Curva decide di esporre il primo striscione. “No al calcio moderno” è il grido degli Ultras di casa. 

Belle storie a Fasano oggi: un giovane ragazzo albanese nato nel 2007 e cresciuto nel Fasano dai Primi Calci esordirà in serie D; gli Allentati poi, tireranno fuori uno striscione ricordando Tonio Leone, personaggio carismatico della comunità fasanese, che amava accogliere gente in difficoltà di ogni angolo del mondo.

È affascinante quando lo stadio “parla” e archivia nel tempo storie da tramandare. Oggi racconta anche di integrazione e comunità, e sono felice perché ho due nuove piccole belle storie da portare nel mio bagaglio. 

Nel frattempo la partita scorre verso la fine e al momentaneo vantaggio della Gelbison, si succede l’1 a 1 del Fasano. Quando la vittoria sembra raggiungibile per la squadra di casa, lo stadio si accende per spingere la squadra, ma finisce in equilibrio.

È stata una bella giornata, ho visto cose belle e posso tornare a casa felice, ricomincia il mio count down verso la prossima domenica e voglio già entrare nel prossimo stadio.

“E voi, perché non venite allo stadio?” 

C.O.