Ultima della regular season dell’US Fasano che al Vito Curlo ospita una Paganese già salva, ma non è la stessa cosa per i padroni di casa che devono puntare alla vittoria per centrare una salvezza diretta, senza dover fare i conti con i risultati delle altre concorrenti. Si gioca di domenica pomeriggio alle 15.00, in rigorosa concomitanza con tutte le altre partite del girone e nonostante una giornata tipicamente estiva, lo stadio regala il suo bel colpo d’occhio, grazie anche all’ottimo lavoro fatto in città, con dei volantini esposti per le vie nevralgiche del centro durante la settimana, che hanno esortato la gente a stringersi attorno alla squadra in questo delicato appuntamento stagionale per salvare la categoria, evitando l’infida lotteria dei playout.

La Curva di casa concentrerà la presenza più calda del tifo nella parte centrale del settore, con gli storici Allentati ad orchestrare il tifo colorato di sciarpe e bandieroni per tutti i 90 minuti. Oltre a quest’ultimi ben in mostra le sigle dei ragazzi di Locorotondo e Rionero, giunti quest’oggi a dare manforte agli amici fasanesi in questa sfida che può valere una stagione. Il tifo vocale invece è contraddistinto sempre da una grande partecipazione, tale da trascinare a tratti dietro di sé anche la tribuna. Bandiere sempre al vento, stendardi storici ben in vista, manate fitte, i ragazzi della Curva fanno pienamente il proprio dovere non facendo mai mancare il loro sostegno durante tutto l’arco dei novanta minuti, come successo per giunta per tutta la stagione.

Se dall’altra parte la Paganese non ha più nulla da chiedere a questo campionato, non sembrerebbero dello stesso avviso i suoi ultras, con un’ottima presenza di circa 150 persone che si registra nel settore ospiti. Un gruppo quadrato e compatto che creerà un bel colpo d’occhio, sistemato dietro l’unico striscione “Per me sei l’unica!”. Su di loro davvero poco da aggiungere, ammirevoli tutte le volte che mi è capitata l’occasione di fotografarli. Tifo davvero bello e molto particolare, cori inediti e scanditi in maniera differentemateriale di pregevole fattura, pezze e bandieroni sempre al vento, manate che si sprecano. Veramente un piacere e un onore osservarli da vicino. Non mancano certo le pause ma è una loro prerogativa, per intervallare i loro caratteristici cori che si prolungano per molto tempo.

Ritornando al capitolo degli amici, dalla Curva Sud vengono sollevati degli striscioni rivolti agli amici di Campobasso, per salutare il lupo neopromosso in serie C, ed un altro per gli Ingrifati Perugia, che di certo non ha generato molto apprezzamento da parte degli ospiti i quali, alla vista di quest’ultimo, hanno rivolto dei cori non proprio amichevoli proprio nei confronti dei Perugini.

Al termine dei novanta minuti vincono le maggiori motivazioni del Fasano, che supera una Paganese già con la testa alle vacanze. Bissata quindi l’impresa avvenuta sette giorni prima al “Puttilli” di Barletta, centrando una vittoria sufficiente per raggiungere la salvezza diretta, senza come detto fare i conti con i risultati delle altre concorrenti.

Al triplice fischio finale, esultanza liberatoria dagli spalti per una salvezza che solo quindici giorni fa sembrava in pericolo, facendo quadrato nel momento opportuno, intorno ad un gruppo che ha sfoderato il massimo del proprio potenziale proprio sull’orlo del precipizio che portava ai playout. Applausi meritati anche per i calciatori della Paganese, protagonisti di una buona stagione dalla quale sicuramente poter ripartire il prossimo anno, cerando di puntare a obiettivi più ambiziosi per riportare questa piazza in categorie più consone e degne del suo blasone.

C.O.