Dopo un’intera annata spesa tra stadi e palazzetti di mezza Emilia-Romagna, la mia stagione fotografica si conclude in quel dello Stadio Braglia di Modena. La chiusura perfetta del cerchio, visto che per tutto il 2017/2018 mi è stato impossibile immortalare i colori gialloblù del Modena per i motivi noti a tutti e su cui è meglio non ritornarci.
Sabato 9 giugno lo stadio riapre le porte per la festa dell’Accademia Modena 1912. Chi legge da fuori Modena si chiederà “Cosa sarà questa Accademia?”: molto semplicemente si tratta di tutte le squadre giovanili del defunto Modena FC 1912, che sono riuscite a sopravvivere al fallimento creando una nuova società a parte, permettendo alle varie squadre di bambini e ragazzi di concludere la stagione con addosso i colori canarini.
L’iniziativa risulta perfettamente riuscita: un torneo sul terreno di gioco del Braglia con tutte le scuole calcio della città, animazione sia sotto la tribuna centrale, sia nell’anti-stadio Zelocchi. Circa un migliaio i presenti, sotto un sole cocente da cui personalmente ne esco con una bella scottatura.
Ma passiamo al racconto dei momenti salienti della giornata: a torneo iniziato, fanno ingresso nella tribuna del Braglia di ragazzi di Avia Pervia. In una cinquantina si raccolgono tutti dietro lo striscione: “GRAZIE ACCADEMIA”; affiancato ai lati dai drappi: “AVIA PERVIA” e “POCHI MA DASPO”.
Era dal 29 aprile 2017, ultima uscita casalinga del Modena contro il Mantova, che nessun gruppo organizzato modenese non “timbrava il cartellino” all’interno del Braglia, quindi queste presenze odierne risultano una sorta di “rientro in casa”, in attesa della nuova stagione del Modena, la prima della storia tra i dilettanti.
Appena i ragazzi sistemano drappi e striscione, espongono subito un secondo striscione in omaggio ai ragazzi in campo, accompagnato dall’accensione di qualche torcia. Posizionato poi questo secondo striscione nella parte bassa, proseguono coi classici cori per la squadra e per gli amici diffidati. Sarebbe stato bello vedere i ragazzi in Curva Montagnani, purtroppo ci vorrà ancora qualche mese di pazienza per vedere riaperto ed accessibile il settore popolare del tifo.
Dopo circa una cinquantina di minuti di tifo, decidono che può bastare così, ma non prima però di aver salutato i ragazzini in maglia gialloblù giunti proprio sotto di loro per un abbraccio ideale tra squadra e tifosi. Bellissima la scena nella quale i giovani giocatori in campo lanciano un classico coro della curva modenese, seguito subito dai ragazzi posizionati in tribuna: sarebbe bello che a queste scene assistessero quei “personaggi” che consigliano alle squadre di calcio di stare il più lontano possibile dalle curve o che dicono o credono che gli ultras siano il motivo per cui i bambini e le famiglie non vanno più allo stadio. Beata ignoranza. O maledetta malafede se vogliamo.
Francesco Passarelli