Pubblico delle grandi occasioni a Firenze per questa semifinale di Conference League in cui, a far visita ai ragazzi guidati in panchina da Italiano, arriva la compagine belga del Bruges. All’ingresso di ogni settore vengono distribuite le sciarpe che di lì a poco comporranno la coreografia atta a incoraggiare ulteriormente la squadra. Inutile aggiungere che non solo la Fiesole, ma tutto lo stadio è pieno di queste sciarpe e il colpo d’occhio, per quanto molto più tradizionale e semplice rispetto alle ultime mirabolanti imprese coreografiche, è davvero di tutto rispetto.

Il clima è a dir poco infausto e addirittura, un’ora prima del calcio d’inizio, si abbatte un vero nubifragio sul “Franchi”, reso ancora peggiore dal vento e da un cielo che per qualche tempo si oscura del tutto. Gli ospiti sono presenti in circa duemila unità e possono essere senza dubbio annoverati fra i motivi di curiosità che mi portano a Firenze, in quanto mai visti prima d’ora all’opera.

A posteriori, devo dire che la Fiesole ha sciorinato una prestazione di gran profilo sotto il piano canoro, offrendo una buona continuità per tutta la gara. La bellissima idea delle sciarpe è ulteriormente impreziosita dalle torce accese ed è merito anche della Curva e del suo generoso appoggio, se la squadra riesce ad acciuffare la vittoria proprio nei minuti di recupero, un risultato che lascia ben sperare per il ritorno.

Capitolo ospiti, a mio avviso troppo correlato a quanto accadeva in campo, con le prime file che si danno da fare per cercare di coinvolgere il resto dei settori ma riuscendoci pochissime volte. Consentitemi una menzione d’onore per chi ha preferito prendere acqua invece che assistere all’incontro in tv, perdendosi simili emozioni: sembra una frase fatta, ma davvero nessuna televisione potrà mai trasmettere quanto visto in quest’occasione.

Sauro Subbiani