Pubblico delle grandi occasioni al Franchi, letteralmente sold out per la sfida fra Fiorentina e Milan. Il tema della serata è inevitabilmente il ricordo legato alla scomparsa prematura e improvvisa del dg viola Joe Barone, il popolo fiorentino si è infatti stretto intorno all’intera propria compagine per esprimere il cordoglio di una città intera. Del resto la città di Firenze non è nuova a simili gesti di fronte a tragedie come questa, tutti hanno ancora negli occhi le commoventi scene seguite alla morte del capitano Davide Astori e ancora una volta, la tifoseria ha saputo rendere omaggio con misura e tatto a quest’ennesima prova della caducità della vita.

Entro all’interno dell’impianto toscano quando già gli ospiti sono presenti in un “formaggino” bello gremito di ultras rossoneri e mentre in Fiesole fervono i preparativi per la coreografia iniziale ormai prossima a comporsi. Passano i minuti e dopo il riscaldamento delle squadre, nello schermo gigante passano tante immagini che, assieme al commento dello speaker, ricordano Joe Barone in un momento davvero toccante, accompagnato dagli applausi scroscianti di tutto lo stadio.

All’ingresso delle squadre sul rettangolo di gioco, in Curva Fiesole viene srotolato uno striscione che esprime dolore e in certo qual senso anticipa i temi della successiva coreografia, mentre dei bambini in campo fanno volare dei palloncini bianchi al cielo al termine del minuto di raccoglimento. È questo anche il momento della coreografia: in basso un lungo striscione spiega il simbolismo degli elementi che appaiono nel complicato mosaico di cartoncini messo in scena dagli ultras viola, due rondini simbolo di libertà che volano alte come il pensiero dei presenti, portando nel becco i gigli simbolo di Firenze. Ancora una volta la Fiesole non delude, con uno spettacolo difficile ma ben riuscito che si completa ulteriormente con le bandierine viola e bianche in Maratona a comporre la frase “Vanto e gloria“.

Quando parte la gara i rossoneri, dopo aver mostrato tutti i propri due aste, si esibiscono in treni e battimani che saranno il loro leit motiv dell’intera gara, in Fiesole invece gran voce accompagnata dallo sventolio dei bandieroni. Gara piacevole anche sul terreno di gioco con le occasioni in partenza che sono per lo più per Milan ma questo senza che la Fiorentina resti a guardare: Belotti lanciato a rete si fa ipnotizzare da un Maignan davvero in splendida forma mentre nella ripresa sono gli ospiti ad andare subito in vantaggio con Loftus-Cheek servito da un tacco di Leao e favorito dallo scivolone di Milenkovic. La spinta della Fiesole contribuisce al pareggio di Duncan dopo qualche minuto che alimenta ulteriore entusiasmo sugli spalti sia ovviamente nella tifoseria di casa ma senza che i milanisti demeritino.

A stretto giro di lancette è ancora una volta protagonista Rafa Leão con un contropiede fulminante che segna l’1-2 con cui poi si concluderà l’incontro. Nel restante lasso di tempo, le due tifoserie si prodigano in tanti momenti di altissimo tifo, su tutti da segnalare la sciarpata viola e una torciata milanista allo scadere. Due tifoserie di consolidata tradizione che continuano a offrire grandi sprazzi di tifo nonostante la spinta “normalizzante” del calcio moderno vorrebbe tutti i presenti in uno stadio ridotti a rango di clienti senza volontà.

Sauro Subbiani