Grande attesa per questa partita già durante la settimana che la precedeva, in soli due giorni sono infatti andati esauriti tutti i tagliandi a disposizione dei tifosi ospiti, tanto da costringere la società Fiorenzuola ad aprire un secondo settore e portando ad un totale di 640 la scorta di biglietti per il pubblico proveniente da Novara. Alla fine sono 500 circa i cuori azzurri presenti in questo spareggio salvezza, tutti giunti con mezzi propri pur di seguire la gara più importante di questa lunga e difficile stagione.
Nella gradinata scoperta del Velodromo Pavesi trovano posto tutte le componenti del tifo gaudenziano: Nuares, Senza Padroni, R7, Provincia Alcolica, C.D.M., ZOO e alcune delle sezioni del Coordinamento Cuore Azzurro. Il colpo d’occhio offerto è davvero notevole: una macchia azzurra vociante e festante, condita anche dalla presenza di ben quattro bandieroni che sventolano quasi incessantemente per tutta la gara.
Per quanto riguarda il pubblico di casa, il tifo organizzato è in mano ad una trentina di ragazzi davvero molto giovani e volenterosi, che si riconosco dietro allo striscione Gioventù Scontrosa e che all’ingresso in campo esibiscono una piccola coreografia con bandierine rossonere ed uno striscione con la scritta “CARICA!!! Magico Fiore”. Defilate ci sono anche alcune pezze, con il loro manipolo di tifosi dietro, che si erano già viste in passato al seguito del Fiorenzuola.
Nonostante il numero esiguo rispetto ai propri dirimpettai, i giovani ultras locali riescono sporadicamente a farsi sentire con qualche timido “Fiore! Fiore!”, pur essendosi trovati sotto per 3-0 già a fine primo tempo. A più riprese si notano anche dei buoni battimani e soprattutto lo sventolio del bel bandierone con la scritta in dialetto Fiurensöla 1926.
La gara nel secondo tempo sembra poi potersi riaprire quando i rossoneri segnano il gol della bandiera, ma i sogni di rimonta si spengono quando, dopo aver sfiorato la seconda rete, rimangono in dieci a causa di un’espulsione.
Sul fronte opposto gran tifo nel primo tempo, soprattutto nel finale, quando grazie al VAR viene concesso il rigore che porta il Novara sul 2-0 e solo pochi minuti dopo arriva anche il terzo gol che fa esplodere di entusiasmo il settore.
Nella ripresa il tifo non è sugli stessi livelli del primo, complice anche il gran caldo ed il risultato ormai acquisito, ma la sensazione è che la squadra che gioca in casa sia quella azzurra.
Al fischio finale viene così celebrata la vittoria con tutto il Novara che si reca sotto la gradinata a prendersi gli applausi dei propri sostenitori e a cantare e festeggiare con loro.
Infine lasciatemi fare un plauso al pubblico novarese: mi aspettavo una presenza importante a livello numerico, ma sono rimasto piacevolmente sorpreso da quanti ne erano; praticamente nessuno ha voluto far mancare il proprio appoggio al Novara, è infatti nei momenti di difficoltà che si vede quanto una piazza ci tiene alle sorti della propria squadra e la risposta sugli spalti è forse la migliore della basi da cui ripartire e ricostruire il futuro.
Alan Cacciatore