Essere “biagiotto” non è sicuramente impresa facile, anni di campionati anonimi porterebbero se non a mollare, quanto meno a sfiancare tante tifoserie, riducendone numeri e passione. Loro invece, nonostante tutto ci sono ancora, come ci sono sempre stati e disputare questa semifinale del campionato di Promozione Marche nella prestigiosa cornice del “Del Conero” di Ancona, è una piccola gratificazione per gli enormi sacrifici fatti in questi anni; al tempo stesso e purtroppo, servirà anche a mitigare la delusione e rendere meno amara la sconfitta per 2-1 con cui dovranno congedarsi dalla sfida.

Parlando più strettamente della gara, davanti a circa 900 spettatori scendono in campo i Portuali Ancona contro la Biagio Nazzaro e dalla vicina Chiaravalle, giungono quasi 400 rossoblù per sostenere gli ospiti, numeri di tutto rispetto se si considera che la cittadina marchigiana conta meno di 15.000 abitanti. Appesi i loro drappi, iniziano a sostenere gli undici in campo soprattutto con cori secchi, come nel loro stile, che rimbombano nel silenzio dello stadio. Nonostante l’immediato svantaggio, la loro prestazione resta sempre su livelli veramente molto alti. Il primo tempo si chiude poi con un secco 2-0 così, alla ripresa delle ostilità, la loro prestazione (complice anche il caldo veramente insopportabile) risulta meno potente per poi, dopo i primi dieci minuti di smarrimento, ritrovare l’entusiasmo iniziale allorquando il Biagio accorcia le distanze.

Cori di scherno contro i rivali Osimani e cori goliardici contrassegnano il resto della gara, che purtroppo per loro non conosce altri sussulti e termina con la sconfitta per 2-1, spegnendo il sogno dell’Eccellenza ad appannaggio dei Portuali che volano in finale e possono dunque ancora sperarci. Dopo il triplice fischio finale, tutta la squadra viene chiamata sotto al settore e le viene riservato un sentito applauso per ringraziarla dell’impegno profuso in questa stagione. Finisce anche per me la mia personale partita, immortalare immagini e sensazioni in categorie sulla carta “minori”, è un piacere che negli eventi mondani del calcio maggiore difficilmente si può provare.

Francesco Fortunato