Si è conclusa dopo undici udienze l’avventura giudiziale di 13 tifosi bresciani, seguiti disgiuntamente dagli avv.ti Botticini e Adami, accusati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lesioni, porto di oggetti atti ad offendere e travisamento a seguito degli incidenti con le forze dell’ordine avvenuti nel marzo del 2018 prima della partita tra la compagine lombarda ed il Foggia.

Erano tutti stati raggiunti nell’immediatezza da daspo e da misure cautelari (non carcerarie) stante la apparente presenza di gravi indizi di colpevolezza. Il Tribunale del Riesame di Bari aveva dopo pochi giorni annullato suddette restrizioni.

La posizione di un tifoso è stata archiviata dopo la conclusione delle indagini preliminari stante l’errore di identificazione dello stesso.

Otto hanno estinto il reato svolgendo favorevolmente la messa alla prova, quattro invece hanno affrontato il rito abbreviato con felice conclusione assolutoria innanzi al GUP nella giornata odierna.

In totale sono stati anche emessi 13 daspo di cui uno archiviato in autotutela dalla Questura di Foggia ed uno annullato dal Tar di Bari.

La Corte di Cassazione, invece aveva annullato un obbligo di firma definitivamente e annullato solo “con rinvio” degli atti al Gip per altri quattro tifosi delle rondinelle.

Sostanzialmente ciò che appariva all’inizio grave sotto il profilo indiziario non ha superato il vaglio processuale per quanto riguarda almeno 5 posizioni (il ragazzo archiviato ed i quattro ragazzi assolti), ma è significativo che, a fronte dell’emissione addirittura di misure cautelari, il processo si sia concluso senza alcuna sentenza di condanna.